La gara di sabato sera tra Juventus e Napoli, finita 4-3 in favore dei bianconeri in zona Cesarini, ha messo in luce una cosa su tutte: i meccanismi difensivi di entrambe le formazioni sono ancora da assimilare al massimo. Tutto normale, d'altronde si trattava appena della seconda giornata di campionato. Ci si poteva aspettare una partita piuttosto movimentata: i bianconeri nel precampionato non hanno sicuramente brillato nella fase difensiva, con addirittura 6 realizzazioni subite (senza contare Villar Perosa); mentre i partenopei erano reduci dalla trasferta di Firenze, dove avevano subito ben 3 reti.

Una delle plausibili cause di questa pearmibilità difensiva è stata lo schieramento di una coppia centrale inedita come quella costituita da Bonucci e De Ligt improvvisata dopo l'infortunio di Giorgio Chiellini.

La mancata intesa fra i due ha creato alcune situazioni imbarazzanti, vedasi lo scontro fisico avvenuto nel primo tempo nel tentativo di recuperare il pallone al limite della propria area. Inoltre, due dei tre goal segnati dai ragazzi di Ancelotti si potrebbero attribuire ad un De Ligt disattento e disorientato e ad una mancata collaborazione di Szczesny in occasione della rete di Di Lorenzo. Ma da qui a crocifiggere l'olandese ce ne passa!
D'altronde, non si può pretendere di non subire goal dopo una rivoluzione nel sistema difensivo, da quello allegriano a quello sarriano, in un campionato nuovo per Matthijs.

Siamo appena alla seconda giornata, contro un avversario molto pericoloso in attacco. Non solleviamo polvere e bocciature già adesso, altrimenti a gennaio ci troveremo senza giocatori!