Stagione 2020-2021, per la 33esima vissuta appieno, 13 dietro la radiolina di Minuto per Minuto, con un margine di ben 20 anni seguita dalle piattaforme tv (da Tele+, Stream, per arrivare a Sky, Mediaset Premium, DAZN). Tutto questo è stato un ventennio seguito seduto in camera da pranzo, con mio padre, e spesso da domeniche con parenti che di passaggio, si fermavano a vedere la gara, tutti prettamente juventini. Ho vissuto stagioni dove il calcio era incontrastato da tre squadre; Juventus, Milan e Inter, con la squadra nerazzurra che era per lo più il terzo incomodo quando una delle due non riusciva a fare un campionato quasi perfetto, oltre che rivali sia in Italia che in Europa.
Ma se in Europa il Milan sembrava davvero fenomenale, la Juventus era l'antagonista per il campionato, l'Inter si divideva per lo più da stagioni al limite dello scudetto, a stagioni di mezza classifica italiana. Molto spesso ci furono delle sorprese, come la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa, l'Udinese di Poggi, Amoroso e Bierhoff, che a sprazzi si presentarono a mettere sotto tiro le squadre favorite, con risultati al quanto importanti sia su i loro terreni di casa, ma specialemnte nelle trasferte più insidiose, portandosi a casa il bottino pieno.
E che dire del soprendente Vicenza in Coppa Delle Coppe 1997/1998, che dopo aver spazzato via tutte le rivali; Legia Varsavia, Shaktar, Roda, si fermò allo Stanford Bridge contro il Chelsea in semifinale, dopo aver vinto al Menti per 1-0, subisce nel ritorno un 3-1 che la porta fuori da un sogno chiamato finale, e chissà come sarebbe andata a finire. In quel Vicenza come dimenticare il 'Toro di Sora' Pasquale Luiso, bomber dai gol d'antologia, specialmente nella sua amatissima rovesciata, Fabio Firmani, Gabriele Ambrosetti e Lamberto Zauli.  
Poi dopo l'exploit di Lazio e Roma 1999-2000 e 2000-2001, tutto è tornato nella norma, o quasi...Poi l'anno honoris della Champions, 2002-2003, che vede Juventus, Milan e Inter in semifinale, con il derby che porta i rossoneri in finale, accompagnati dalla Juventus, che si era disfatta del Rela Madrid, il Milan vince quella finale ai rigori e con un Roque Junior distrutto per oltre i due tempi supplementari. Il Milan continua ad incantare in Europa, ma perde una finale vinta a nel primo tempo per 3-0 e ribaltata dal Liverpool a 4-3. Poi arriva la prima volta della Juventus in Serie B, l'Inter si prende il potere, e stravince per quattro anni di fila, con tanto di Triplete nel 2010. Il Milan dopo le due finali di Champions con la rivincita sul Liverpool, torna a seguire l'Inter con uno strapotere immenso.
Il 2011 porta l'ultimo sussulto in Italia, il Milan strappa lo scudetto all'Inter e se lo cuce addosso, quella fù l'ultima volta che lo scudetto vide una maglia diversa, visto che da quel di, lo si è visto soltanto indosso alla maglia della Juventus, che tornata dopo ben sette anni di silenzio assoluto, si riprende il posto nell'olimpo italiano. Tra gli anni 90 che vedevano le squadre italiane, lottarsi la Champions, con la Juventus che oltre a quella del 1996, ha visto solo finali perse, dal Milan che ne ha vinte a bizzeffe, e l'Inter che in Europa dopo la finale contro la Lazio, ha visto solo sconfitte, coperte poi dalla Champions 2010. C'era poi chi faceva delle buone cose, come la Sampdoria, come il Chievo Verona dei miracoli targato Del Neri, che non era altro che un tecnico che aveva azzeccato una stagione giusta, e che per accaparrarselo le grandi squadre, sembrava come avessero trovato il nuovo Ferguson, ma che poi si rivelò solo un bluff, Roma e Juventus ne sanno qualcosa, poi il Porto la sentenza finale. Beh che dire? Dopo ben 33 anni di calcio, tra la tv e il lavoro, posso considerarmi un intenditore di storia del calcio? Possibile, che non mi senta per niente uno storico, altrimenti saprei le date a memoria, o giù di lì, cose che invece del tipo "Non ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri sera" :)

Come spesso mi sono detto, non sempre un campionato deve partire con la favorita finale, che sta in testa, altrimenti sarebbe una noia eterna, una stagione che coprirebbe tutto il suo splendore, e che alla fine la si vive più con la voglia che termini subito, e che arrivi quel calciomercato che cambi le regole in campo. La Juventus in questi ultimi 9 anni, non ha avuto poi così tante difficoltà, si ha avuto momenti di alti e bassi, ma alla fine si capiva che aveva più di una marcia a favore delle squadre rivali. L'arrivo di Zhang a Milano sponda Inter, ha forse riportato un pò di pepe, cosa che mancava dall'ultimo Moratti 2009-2010, quando si spendeva per prendere i giocatori, questo infatti ha riportato la società nerazzurra a tornare tra le protagoniste negli ultimi tre anni, ma se da una parte ha fatto bene, dall'atra, sponda Milan l'addio di Berlusconi, ha portato sfracelli e in modo negativo, poi dopo la tempesta, negli ultimi due anni, e con il ritorno di un certo Ibrahimovic, tutto sembra esser tornato a quel tempo, ma non troppo lontano, certo non quel Milan che portava gente come Van Basten, Rijkaard e Gullit, e nemmeno quello di Sheva e compagni, ma ad una squadra che con Pioli in panchina, e tornata a sperare, a giocare, e a non darsi per vinta ben prima che la aritmetica non lo decidesse per lei. Quest'anno, ho detto spesso che la classifica attuale, non è che uno specchio per le allodole, si è vero il Milan sta facendo molto bene,anzi, fose più di quel che immaginavamo, forse perchè la Juventus sta sperimentando con Pirlo in panchina, un calcio che non si era mai visto prima, di giovan leve in mezzo ai campioni, ma con dei risultati che mandano in tilt i nostri neuroni.
L'Inter di Conte, che non sa più che inventare, quando una gara va male, prova sempre a trovare scuse, e le sue idee sono più che altro confuse. L'Atalanta gasperiniana che da quattro anni a questa parte è passata dalla salvezza assicurata, ad una Champions incantata, passando per la Lazio di Inzaghi Simone, che non smette d'incantare il Cupolone, e lo scorso anno per poco non riusciva a strappare quel tricolore, al signore del nord che affidandosi al Comandante, per poco tracolava e gli cascavano le serrande. Ma quest'anno, la musica sembra cambiare, c'è chi scende e chi sale, la Juventus e l'Inter sono in difficoltà, tra una Champions e un pareggio che scoraggia, dietro il Napoli sornione, sta tornando con quell'Osimhen giovane campione, e che dire della Roma nuova americana, che sorprende ogni settimana? Dico che quel tricolore, non sarà a Milano, soprattutto con il rossonero nella mano, ma mi giunge difficile da dire, che a Torino deve rimanere, ancora una stagione, dove il decimo di fila chiuderà quel decennio che si prevedeva. Non ho null'altro da aggiungere, anzi un in bocca al lupo a tutte le squadre, e che come al solito, le squadre che meritano possano stare nella zona più giusta della classifica, così come chi sta in Europa minore, e che dire della salvezza, è triste dover salutare, ma alla fine se il mercato non è stato fatto come si doveva, la colpa è di chi mercantando ha sperperato i suoi allori, e non ha comprato che un gruppo di signori, che però non hanno reso come doveva, e alla fine da un acquisto che sembrava azzeccato, un fiammifero spento hanno lasciato. Son Juventino e la mia speranza è di riuscire di chiudere con costanza un decennio tra tristezza e felicità, con lo scudetto ancora attaccato quà (Petto), ma se questi non dovesse accadere, non di certo il mondo può accadere, anzi sarei felice per chi l'ha meritato, e applaudirò senza l'ombra di rimorso, visto che se non ha vinto, la colpa non può che essere di una annata storta, e delle scelte non giuste. Poi il campionato italiano ci insegna, che veder vincere sempre la stessa è noioso, che è meglio che ogni anno si vedano battagliare squadre alla pari.

Quindi che dire? Che se fosse una stagione al cardio-palma con la vittoria finale per un punto di margine, sarebbe più bella, ma qui si passerebbe dalla brace alla padella, perchè chi vince è tutto arrosto, mentre chi arriva dietro deve sorbirsi il profumo di quella brace, che lascia solo fumo.