Parleremo dei 20 portieri più forti della storia del calcio, quindi ogni giorno troveremo un appuntamento, oggi iniziamo con il botto.

Lev Yashin
Nato a Mosca nel 1929, nella vecchia Unione Sovietica, il portiere russo ha legato il suo nome alla Dinamo Mosca per tutta la sua carriera dal 1949 al 1971, quando all'età di 41 anni decise di appendere gli scarpini e soprattutto i guanti al chiodo. Soprannominato Ragno Nero o Pantera Nera, per il suo completo interamente nero. Yashin decise di legare il suo nome alla squadra Dinamo Mosca e alla nazionale Russia, per ben 21 anni, restando fino al ritiro un portiere di una forma fisica strepitosa, infatti fino al ritiro era il portiere titolare della squadra russa, nonchè portiere della nazionale fino a 41 anni suonati.
La sua storia non fu proprio all'acqua di rose, perchè la sua adolescenza fino ai 14 anni la passò dentro una fabbrica in piena Seconda Guerra Mondiale, orfano di madre dal 1935, e lavorò anche oltre le 13-14 ore al giorno per rimpiazzare i colleghi che venivano chiamati al fronte per combattere l'armata tedesca di Hitler. In un periodo non proprio felice per la nazione, Yashin, tra il tantissimo lavoro, si dilettava anche nell'afferrare i bulloni che i colleghi gli lanciavano vedendo che quest'ultimo aveva dei riflessi incredibili. La sua carriera non partì subito verso il calcio, visto che dopo un provino, andato male per una Polisportiva, venne dirottato all'Hockey sul ghiaccio, dove vinse la coppa sovietica 1953, da portiere, soprannominato Tigre. Yashin però oltre a giocare in porta nell'Hockey, entrò nelle fila della Dinamo Mosca, dove faceva il secondo portiere, arrivando nel 1954, quando un infortunio fermò il portiere titolare, ad entrare in pianta stabile, e da quel momento divenne il portiere inamovibile di quella squadra. Yashin aveva due caratteristiche importantissime, riflessi ed elasticità, in maglia moscovita vinse ben 8 campionati russi nei suoi 22 anni di carriera, con 813 presenze, mentre con la Nazionale Russia (74 presenze), vinse 1 oro olimpico 1956 (Melbourne) e un Europeo nel 1960. Yashin nel 1963, all'età di 33 anni, vinse il Pallone d'Oro davanti a Gianni Rivera, arrivato secondo, e Jimmy Greaves del Tottenham terzo, ad oggi è l'unico portiere ad aver alzato tale trofeo nella sua storia. 
Essendo nella squadra, sostenuta finanziariamente dal Ministero dell'Interno, per gran parte della sua carriera ebbe uno stipendio pari ad un sergente del KGB, pari a 200 rubli al mese (4221 Lire Italiane).

Dopo una carriera gloriosa terminata nel 1971, nello stadio Lenin che con 103.000 spettatori lo acclamava nella sua ultima partita con la Dinamo Mosca contro una selezione di All-Stars, nel 1984, dopo una emorragia celebrale all'età di 54 anni, gli venne amputata una gamba. Nel 1988 accompagnò la nazionale sovietica (URSS) alle Olimpiadi di Seul, dove la nazione vinse il suo ultimo oro olimpico.
Due anni più tardi (1990), gli venne riscontrato un cancro allo stomaco, a poco servì l'operazione, lasciando la vita terrena a soli 60 anni. Dopo la sua morte è stato inserito nel FIFA World Cup All-Time Team (1994) e Inserito nel Dream Team del Pallone d'oro (2020).