Il campionato è, di fatto, finito. I verdetti sono stati pronunciati, anche se, almeno formalmente, resta da stabilire chi fra Roma e Milan si qualificherà direttamente all'Europa League.

La Juventus è arrivata alla ripresa dell'attività senza gambe e senza gioco, messa alla frusta dall'Atalanta e letteralmente spianata da quel Milan che era diventato la barzelletta del Campionato. Polemiche arbitrali a parte, che nel caso della Juventus non sono campate in aria, i bianconeri hanno fruito di una circostanza decisamente favorevole ovvero che le 2 squadre più vicine in classifica, Inter e Lazio, hanno preparato la ripresa del campionato peggio della Signora. In un certo senso, i biscioni e gli aquilotti devono recitare il loro bravo mea culpa, perché se vuoi lamentarti, devi anche metterti nella condizione di essere credibile. Le squadre che hanno preparato meglio il rientro sono state Napoli, Atalanta e Milan. Il Napoli, tuttavia, era molto staccato e ha puntato tutto sulla finale di Coppa Italia, nel corso della quale la palude di sabbie mobili messa in piedi da Gattuso, ha bloccato gli avversari, togliendo loro un trofeo che, viste le cose dell'atro mondo accadute in semifinale contro il Milan, non meritavano neanche per sogno. I bergamaschi erano meno attardati e sono riusciti solo a mettere in apprensione la Juventus, perché la loro rimonta è partita da troppo lontano. Il Diavolo era staccato quanto il Napoli, per cui è riuscito soltanto a togliersi la soddisfazione platonica di mettere knock-out i bianconeri, che ancora si curano i lividi di quel 4-2. Forse sarebbe riuscito anche a centrare la finale di Coppa Italia, se in semifinale non fossero accadute cose degne delle pazze comiche del muto.

Con 4 punti di vantaggio sul Milan, su 6 da assegnare, la Roma puà già considerarsi nei gironi di Europa League. In realtà, sono nel mirino gli arbitraggi a favore della Roma, specie quelli contro il Parma e l'ultimo contro la Fiorentina. In questa partita, il signor Chiffi è stato protagonista di qualcosa che non sta né in cielo né in terra, confermando che i giallorossi sono da sempre una squadra molto fortunata negli arbitraggi. Beati loro! Nella vita, però, bisogna essere uomini di mondo e chiedersi: vista la classifica al momento del lock-down, il Milan avrebbe messo la firma sulla qualificazione ai preliminari di Europa League? Sì, eccome che ce l'avrebbe messa! Anche perché, se Boban fosse stato più freddo e non avesse scatenato il l'inferno ai primi di Marzo, ma anche se Gazidis avesse aspettato che si disputasse Milan-Genoa (vinse il grifone 0-2) per licenziare il croato, ora il Milan avrebbe 3 punti in più che renderebbero meno scontato il discorso qualificazione all'Europa League. Insomma, Chiffi a parte, i rossoneri si sono complicati la vita non poco.

I suddetti rossoneri, peraltro, hanno evitato l'errore più grande che potessero commettere, cioè la convivenza forzata fra Rangnick, Pioli e Maldini. Era qualcosa che si stava profilando all'orizzonte, ma il tedesco, che in mano aveva un contratto preliminare con tanto di penale in caso di recesso rossonero, ha avuto l'intelligenza di tirarsi indietro, considerando che lavora per il gruppo Red Bull e non ha bisogno di arrivare a Milano per sbarcare il lunario.

La soluzione attuale, con Pioli in panchina, non è quella ideale, considerando che il tecnico, in 17 anni di carriera, non è mai riuscito a mettere insieme 2 anni di fila sulla stessa panchina. Il suo è un curriculum fatto di mancate conferme, esoneri e dimissioni, cosa che dà motivo di pensare a un tecnico bravo nel breve periodo (all'Inter fece un bel filotto di 2 mesi, come questa stagione al Milan), ma che si perde alla distanza. Pioli ha lavorato bene alla ripresa, meglio certo del trio Sarri-Conte-Inzaghi, ma ha anche avuto sponsor autorevoli che hanno infiammato i tifosi. C'è anche chi ha fatto notare che, se la carriera di Pioli è stata certo mediocre, il tecnico potrebbe aver fatto la necessaria gavetta, ma 17 anni di gavetta sono troppi, no? Ormai, comunque, è deciso che i rossoneri partano con Pioli, per cui l'augurio è che i suoi sponsor ci abbiano preso.

Resteranno anche Maldini e Massara, però su questo punto occorre far notare qualcosa. Si era detto per settimane che Rangnick sarebbe arrivato per fare la squadra con profili giovani e low-cost: una castroneria. I nomi che circolavano erano sì di giocatori giovani, ma affermati, come Dumfries, SzoboszlaiJovic. Quello che si diceva, pertanto, era un luogo comune cui la gente ha abboccato. Diciamo che Milenkovic, Fofana, Emerson e Roca sono acquisti marcati Moncada (gli ultimi 3) e Maldini (il primo). Questi potrà considerare un suo successo anche il rinnovo di Ibra. Speriamo che siano degli acquisti azzeccati come Saelemaekers. Potrebbero esserlo, perché no?

Le porte girevoli ci stanno traghettanto dalla stagione che se ne va a quella che sta per arrivare, in pratica senza soluzione di continuità. Si giocherà quasi in apnea fino a maggio dell'anno prossimo e sorriderà chi riuscirà a gestire meglio la preparazione. Le gambe, non il gioco, saranno decisive.