Nella vita esistono poche certezze, sappiamo bene tutti noi come in un attimo tutto possa cambiare attorno a noi, in positivo o in negativo a far crollare le poche certezze che avevamo.
Ma nel mondo del calcio esistono ancora delle certezze assolute che non vengono mai scalfite e resistono anno dopo anno. Stiamo parlando delle polemiche attorno ad una partita di calcio e ai torti o favori arbitrali, e più precisamente quando di mezzo c'è la Juve.
Una squadra che affronta la Juve ha già sempre l'alibi pronto per un'eventuale sconfitta, è sempre stato così e sempre sarà.

Ma la nuova polemica che sta nascendo ha davvero dell'incredibile. Con l'arrivo Var, nonostante tutto, nonostante qualche errore ancora, di episodi clamorosi, come gol non gol, fuorigioco, o rigori colossali se ne vedono veramente pochi, e allora le attenzioni si sono spostate altrove. E più specificatamente, sulla gestione delle ammonizioni, su un eventuale tocco di mano, polso, avambraccio, spalla, con tanto di righello e goniometro a misurare i gradi di apertura del braccio per capire quanto volontario o meno sia stato il gesto, e così via. Un po' come dire, in dialetto Veneto, "co l'arso va ben anca a tempesta" e cioè, in un periodo di clima secco, per i campi va bene anche la tempesta. In mancanza d'altro prendiamo ciò che ci rimane. Ma a parte questo, che già di suo è molto comico, ciò che più mi colpisce è il nuovo modo di tirare in ballo la Juve anche quando non c'entra.

Mi riferisco, ad un paio di polemiche scatenate da alcuni tifosi, ripeto ALCUNI, non tutti.
La prima, su un articolo scritto qua qualche settimana fa da un tifoso della Fiorentina che dopo la pirotecnica vittoria della viola a Verona contro il Chievo, con episodi favorevoli, ha pensato bene di scrivere un articolo interrogando, metaforicamente parlando noi tifosi juventini, chiedendoci di spiegargli come si fa vivere sereni sapendo di aver vinto "rubando" una partita. Ora, a parte l'evidente disagio mentale del tifoso, che maldestramente cerca di spostare l'attenzione sul bersaglio più facile, la cosa divertente è la licenza di "squadra onesta" che autonomamente si consegnano e su che basi poi?
Vorrei spiegare, a questo tifoso, che l'essere tifosi di una squadra gloriosa, ma che bazzica da metà classifica in giù, e che non attira le attenzioni dei media o di altri tifosi, non significa essere onesti, ma semplicemente che non c'è interesse negli episodi che capitano a quei livelli, tutto qua, perché capitano, come dappertutto. Quando la Juve ritornò in Serie A, dopo calciopoli, negli anni dei settimi posti, nessuno parlava di Juve, l'attenzione era sulla lotta scudetto tra Inter e Roma, eppure episodi arbitrali pro e contro la Juve c'erano ugualmente, ma a nessuno interessava. Arrivate a lottare per lo scudetto e vedrete come cambieranno opinione.

Il secondo episodio è uscito, sempre in questo blog, dopo Fiorentina-Inter, e l'episodio del rigore concesso alla viola a fine partita. Qui un tifoso interista, porta l'attenzione sul fatto che se al posto di D'Ambrosio ci fosse stato Chiellini,  l'arbitro avrebbe assegnato il rigore? Questa affermazione, a parte confermare quanto detto detto prima, è cioè che squadre del livello della Fiorentina non portano grande attenzione, porta alla luce il fatto che le problematiche serie e i livelli di ossessione e disagio mentale stanno raggiungendo livelli impensabili. Stiamo raggiungendo un livello di ridicolo incredibile. Cioè siamo arrivati a polemizzare con la Juve e gli juventini, anche quando la Juve non è protagonista in campo. Poi ci mettiamo pure le dichiarazioni di Marotta, che quando si permetteva di dire qualcosa, mentre era juventino, era etichettato come arrogante, senza stile, oggi è portatore di verità assoluta.
L'obiettivo è sempre quello, spostare le attenzioni altrove, trovare sempre e comunque un alibi e qualcuno da attaccare. Ma quando si arriva a questi livelli di ridicola faziosità, si risulta semplicemente tifosotti da due soldi. Cambiate sport, fatevi curare perché avete un problema abbastanza serio e profondo.