In questa estate calda (anche dal punto di vista climatico) siamo davanti a una nuova moda, l'ennesima moda, pokèmon go. I piccini, ma anche i grandi, che stanno vivendo con gli smart phone la fase di Peter Pan, stanno impazzendo dietro al gioco del momento. E quindi gli vediamo in ufficio, in spiaggia, ma anche per strada, con questo telefono a dare la caccia al pokemon di turno da catturare nella sfera pokè. E dopo Spalletti, anche i calciatori del Man Utd non sono esuli dall'essere coinvolti, anche loro da questa tendenza. E deve essere ancora Josè Mourinho, forse l'unico in questo mondo malato del 2016, dove tutti non ragionano più con il proprio cervello, ma con quello della moda, ad essere il maestro che indica la rettavia a chi ha smarrito l'armonia. A chi ha smarrito le basi del guerriero, che insegnavano che ognuno è uguale a se, che la strada più affollata non è sempre quella più breve. Per questo, ha afferratto uno per uno i cellulari dei suoi calciatori e se li è sbatacchiati sotto i piedi. Ricordandogli che un vero uomo, un vero combattente, non si rimbecillisce dietro ad un telefono, che le cose si dicono in faccia e non su twitter. Che non si cura di quel che pensano o fanno gli altri, ne del lorogiudizio nei propri confronti, benchè meno delle mode del momento. Non c'era bisogno di aggiungerlo, ma Josè Mourinho si conferma ancora una volta come un vero uomo. Un vero uomo in questo mondo irresponsabile, frivolo, superficiale, insincero. Che vuol obbligarti a fare tutto quello che fanno gli altri, altrimenti sei "strano" o sei "sfigato". Beh ovviamente MOU, non ci sta!