Oggi vi porto in una storia che vede protagonista un tifoso della Juventus, che sta davanti la sua tv a vedere la sua squadra cadere e che ripete sempre la stessa frase "Una tazza di thè", scritta di mio pugno.

Una tazza di thè mia adorata, una tazza che mi cambi la giornata,

la giornata che parte nel buio più totale, da quei colori che dovrei amare.

Si che giochi anche alla carlona, mentre io mi contorco dentro questa poltrona,

questa poltrona che se potesse parlare, a quel paese mi potrebbe mandare.

E già quanto male fa al cuore, vedersi strappare quel tricolore,

quel tricolore che per nove anni ha portato sul petto, e che oggi toglierlo sembra un dispetto.

Un tazza di thè dolce compagna mia, una tazza che porti via l'agonia,

quella che oggi ho in fondo al cuore, e che questa squadra mi porta al magone.

Un tazza di thè, per vedere il tuo viso mia sposa, che sembra una bella rosa,

quella rosa che m'ha punto il cuore e che ogni giorno mi porta il buon umore.

Una tazza di thè per favore, ne ho bisogno perchè penso che questo in tv è solo un brutto sogno,

un sogno che da beato in incubo si è trasformato.

Una tazza di thè, perchè non vedo giorno, che sia una partita di andata o di ritorno,

il ritorno è la parola chiave, perchè questa Juve deve troppi intoppi deve schivare.

Una tazza di thè, perchè è giusta, perchè questa Juve non me gusta,

non me gusta vederla in campo e nel suo gioco, in quel Dio che ogni volta invoco.

Un tazza di thè per chiudere moglie mia, perchè questo Allegri riporti l'allegria,

quell'allegria che è volata tre anni fà, e che sembra non voler ritornar.