Allegri dopo la sconfitta a Roma ha fatto la famosa intervista del dopo gara di conferma per farsi esonerare. In pratica leggendo fra le righe, tra scelte del campo e intervista dopo partita, il succo è questo.

Cancelo bocciato perché non difende come vuole lui. Serve un centrale, cioè per lui Bonucci non e' buono e qui gli va data ragione e Chiellini si fa male spesso. Poi a centrocampo serve uno e mezzo, ovvero Pjanic non gli va più bene e pure Matuidi non gli garba più tanto. Infine in attacco Dybala sarebbe da cedere e non condivide l'idea della società di scaricare Mandzukic. Poi stoccata sulle quattro inglesi in finale che sono lì perché hanno più mezzi economici e questo detto verso una società che spende 100 milioni di cartellino e 30 di stipendio per Ronaldo, non credo abbia fatto piacere.
Nedved fa trapelare tutto il suo disappunto con un eloquente chi vivrà vedrà e soprattutto affermando che la squadra non ha bisogno dei tanti cambiamenti che chiede Allegri. Fosse per Pavel, l'ex compagno Antonio Conte sarebbe sulla panchina Juve. Chi decide tutto però resta Andrea Agnelli, che su Conte ha un out out di massima. Dopo la fuga di mezza estate del 2014, per orgoglio o per altro Conte è fumo negli occhi per A.A. E poi ci sono tutti i dubbi sulla gestione della rosa e sulle sue abilità in Champions. Pesano eliminazione col Galatasaray e un' Europa League con finale a Torino gettata alle ortiche.

L'idea di Andrea Agnelli pare essere riassumibile col concetto fatto 30 facciamo 31, ovvero assumersi lo stipendio monstre di 18 milioni che chiede Pochettino, ormai voglioso di lasciare Londra ed il Tottenham, magari da Campione d'Europa.
L'alternativa: confermare Allegri ed assecondare lui ed i suoi pallini. Sì perché quest'anno il tecnico livornese ha acuito il suo modo di fare distinguendo fra figli e figliastri. Figli sicuramente De Sciglio, Bernardeschi, vero pallino del mister, Mandzukic. Figliastri Dybala, Douglas Costa, Cancelo oltre a Benatia costretto quasi ad andarsene e che sarebbe stato utilissimo invece di Rugani contro l'Ajax. Tra i cattivi poi sarebbero ultimamente finiti pure Bonucci Pjanic ed Alex Sandro.

Da segnalare anche un atteggiamento non sempre corretto nei confronti di Kean quasi a tarparne la crescita dopo le parole dette nel post partita di Inter-Juve.
Ad Allegri poi si imputano troppi 11 iniziali sbagliati, per altro corretti in corsa nei secondi tempi coi cambi azzeccati ed ovviamente la manovra compassata o i troppi passaggi laterali.
Insomma, dopo 5 anni si potrebbe pure cambiare pur riconoscendo i meriti e le vittorie sul campo con onore di Massimiliano Allegri.