Parole pesantissime quelle utilizzate dall'allenatore del Tottenham Mauricio Pochettino nei confronti della Juventus, che lo ha recentemente eliminato negli ottavi di finale di Champions League.

In occasione della conferenza stampa di presentazione del match di Premier League di domenica contro il Bournemouth, il tecnico argentino ha attaccato i vertici dirigenziali bianconeri, accusati di aver esercitato pressioni nei confronti dell'arbitro polacco Marciniak. "Volevo solo provare a spiegare che una squadra come la Juventus ci ha dato una grande lezione su come comportarsi. Prima della gara c'era Agnelli e dopo la gara Agnelli, Marotta e altre persone: ho visto nel primo tempo come hanno messo pressione all'arbitro. Alla fine c'erano due rigori nel primo tempo, due falli di mano. Forse c'era il fallo di Vertonghen, ma alla fine le cose si bilanciano. Sono piccoli dettagli che alla fine contano molto”.

Per la cronaca, il direttore di gara ha negato un chiaro calcio di rigore alla Juve nel primo tempo per un evidente fallo di Vertonghen su Douglas Costa, mentre il club inglese si lamenta a sua volta per un dubbio tocco di mano nella sua area di Chiellini e una trattenuta di Benatia ai danni di Kane.
Non un gran gesto quello dell’allenatore degli Spurs. Gli è bastato incontrare due volte la Juventus sul proprio cammino europeo per perdere l’aplomb britannico che lo contraddistingue. Da gentleman a tipico anti-juventino che approfitta della sconfitta dei suoi per attaccare la società bianconera.
E dire che inizialmente, al momento del sorteggio, l’allenatore del Tottenham aveva espresso solo parole al miele verso la squadra bianconera. È bastata l’eliminazione per trasformarlo in anti-juventino. E nel doppio confronto la Juventus è anche stata sfavorita dagli arbitri: evidente il fallo di Vertonghen su Douglas Costa, più della mano in area di Chiellini.

La Juve vince, gli altri si lamentano: ormai è un’abitudine. Avanti un altro!