Si parte dall'episodio del fallo di De Paul ai danni di De Sciglio. Fallo probabilmente da rosso, seguito dalla rete dello stesso de Paul mentre De Sciglio era fuori dal campo. Oltre al danno, la beffa. Ma non si vuole parlare di questo episodio e del risultato della partita: lo si vuole solo prendere come spunto di riflessione. Sappiamo tutti che gli arbitri sbagliano. Sono uomini, come sono uomini i 22 che scendono in campo. Ieri ha sbagliato Locatelli, perdendo il pallone che ha portato alla rete del pareggio dell'Udinese. Hanno sbagliato praticamente tutti sull'azione che ha portato alla rete di De Paul (http://www.calciomercato.com/news/deulofeu-a-udine-fra-doppi-passi-e-una-bella-dormita-l-analisi-t-93085). Ha probabilmente sbagliato la squadra arbitrale in occasione del fallo di De Paul. Chiaro che a questi livelli ci si aspetta il minor numero possibile di errori, soprattutto quando si tratta di chi ha il compito di garantire il rispetto delle regole, però fino a quando il raggiungimento degli zero errori nell'arco dell'intera stagione, bisognerà convivere con la consapevolezza che gli arbitri possono sbagliare ed essere preparati a fronteggiare anche gli errori. E come esempio, tocca menzionare la Juve. Si può parlare della rete di Muntari, del contatto Ronaldo-Iuliano e dei fasti del 97-98 anno di "Ti amo campionato". Ma si deve anche parlare di quest'anno. Stando alla classifica dei favori arbitrali (http://www.calciomercato.com/news/moviola-classifica-dei-favori-arbitrali-20284) la squadra più forte è anche quella con il peggior saldo di favori arbitrali. Morale della favola. Il problema del Milan non è l'errore di valutazione sul fallo di De Paul. Certo, può influire. Ma il Milan, come ogni altra squadra, deve riuscire ad essere più forte degli errori arbitrali, mettersi nelle condizioni di vincere nonostante i possibili errori arbitrali. Ci vorrà ancora tempo, ma è quello cui deve puntare ogni squadra.