"I Pisani veder Lucca non ponno”, questo citava Dante Alighieri nel XXXIII Canto dell’Inferno, riferendosi a Pisa “vituperio delle genti”. Ma la storia cambia e dopo la costruzione del foro di San Giuliano ora Lucca si può ammirare addirittura nel Arena Garibaldi. 

Non me ne voglia il sommo poeta; ci mancherebbe altro, si scherza solamente, ma a mandare oggi in visibilio i tifosi nerazzurri capolista della B con 19 punti in 7 partite è un ragazzo di ventuno anni, dal nome ironia della sorte Lorenzo Lucca.

Classe 2000, cresce calcisticamente nel Torino, che però non crede in lui e lo lascia libero di accasarsi al Palermo in serie D. In due anni dopo un breve apprendistato diventa il capocannoniere dei rosanero, per poi approdare quest’anno in terra Toscana, firmando un quinquennale.
Bella intuizione del ds Chiellini, messo nelle sapienti mani di mister D’Angelo. 
Alto 2,01m, è inutile dire che il suo pezzo forte sta nel colpo di testa, davvero invincibile nel gioco aereo
. Attaccante d’area di rigore dotato di un buon destro nei calci piazzati e di un ottimo senso di posizione che lo fanno trovare sempre pronto: al posto giusto nel momento giusto. Una discreta progressione abbinata alla forza fisica lo rendono difficile da fermare quando parte nella breve distanza. Per movenze e fiuto del goal un killer che ricorda molto Luca Toni. In questo scorcio di stagione siamo già a sei marcature, niente male per un esordiente della categoria che si è fatto tutta la trafila nelle serie minori, ma le sensazione è che sotto la Torre sia nata una nuova stella del calcio italiano entrato nei radar delle big nostrane, Juve su tutte.

Siamo ancora alle battute iniziali: “la strada è lunga e tortuosa“, riprendendo questa volta le parole di Paul McCartney, ma rimanendo sempre in tema di canti e musica, sognar è lecito per una città che meriterebbe palcoscenici migliori da molto tempo, essendo rimasta vicina ai propri colori anche nei momenti più bui, dove molti avrebbero mollato.