I grandi campioni non diventano mai grandi allenatori (Pelè, Rivera non ci ha neanche provato per sua fortuna, Platini, Maradona, Di Stefano, Sivori e altri). Il grande campione sviluppa e coltiva l`intelligenza pedatoria perché ad ogni movimento che fa col piede viene osannato, non deve mai sviluppare una strategia per compensare le sue lacune pedatorie perché di queste non ne ha.
Sviluppa nella sua crescita, come uomo, una normale arroganza (non per colpa sua), pensa che tutto gli sia concesso, di essere di una categoria a cui tutto è dovuto e permesso.
Faccio alcuni esempi ma solo per spiegare, niente di personale contro di loro (Platini prende due milioni dei quali non ne ha il minimo bisogno e si rovina la reputazione, Maradona si rifiuta di fare una intervista con Thomas Müller perché non lo trova abbastanza all`altezza, Pirlo dichiara che contro il Benevento si deve vincere anche senza Ronaldo. Parentesi nella parentesi per i giocatori del Benevento: - Io vi avrei portato via molto volentieri tre punti con Ronaldo, ma vi devo rispetto perché avete dimostrato che usando le... usando l`orgoglio anche con minori qualità tecniche si riesce a sconfiggere o a pareggiare contro "CICLOPE").

A me personalmente Pirlo fa una grande tenerezza, per la prima volta nella sua vita deve risolvere un problema e i suoi piedi divini questa volta non gli servono a niente. Il cervello dicono sia come un muscolo e come tale va allenato. Ora i grandi campioni dai quindici anni in poi trovano tutti un "Pigmalione" che li scoprono, consigliano, dirigono, risolvono ogni loro problema. Il grande campione deve solo migliorare le sue capacità pedatorie perché il Pigmalione pensa per lui, decide per lui, risolve qualsiasi problema per lui. Se noti i grandi campioni hanno tutti quella espressione un po` così... (Donnarumma, Ronaldo, Pirlo, Maradona, Platini). Hanno tutti quello sguardo un po`perso. Quando parlano sembra sempre che stiano pensando a tutt`altro...
I giocatori con meno qualità pedatorie devono da subito usare l`intelligenza per sviluppare strategie per imporsi in un campo con una grandissima concorrenza (i grandi giocatori sono pochi, gli altri sono milioni).
Trapattoni, Gattuso, Mourinho, Guardiola non penso che in partenza avessero un`intelligenza superiore, oserei dire anche forse minore, dei nostri campioni, ma l`hanno sempre dovuta usare per imporsi. Guardate le interviste di Trapattoni che con le sue storielle riusciva a non rispondere alle domande scomode dei giornalisti.

I grandi campioni che diventano anche grandi allenatori (Beckenbauer, Zidane) sono quelli che sanno di NON avere le qualità per questo mestiere e dato che a loro viene sempre data una grande squadra, lasciano fare, tolgono il calciatore che potrebbe disturbare il gruppo  e lasciano giocare i campioni.
Ragazzi, ma voi pensate davvero che Ronaldo, Chiellini, Bonucci, Morata  e... abbiano bisogno di uno che li guidi?
Sarri è fallito, alla Juventus, il giorno che è andato da Ronaldo a dirgli come doveva giocare. Pirlo è fallito il giorno che ha cominciato ad allenare la Juventus.

MISSIONE IMPOSSIBILE
Paratici e Nedved vogliono una Juve che IMPONGA il gioco all`avversario, ma per imporre il proprio gioco a centrocampo ci vuole Maradona  o Xavi o Iniesta, mi accontenterei anche di Thiago Alcantara.

Caro Pirlo se vuoi salvare la tua di testa devi chiedere quella di Paratici e quella di Nedved e cominciare a giocare solo per vincere (lo ho capito anche Conte). Tu non sapevi quello che facevi quando hai accettato questo incarico, ma loro due sì e adesso ti lasciano in alto mare.
Tu non hai il *cazzimma* come Gattuso o Pippo Inzaghi, a te il Benevento o il Crotone non lo daranno mai da allenare, se fallisci qui non ti prendono neanche in TV a dire c.....e,  hanno già Marchisio, la quota Juventus è già piena.
Fuori le mani dalle tasche, taglia la barba così fai vedere i denti.
Ti rimangono poche settimane (come allenatore si intende, altrimenti auguri di lunga vita). 
METAFORA: perso per perso si gioca con quattro attaccanti (Mourinho).