I saluti al Maestro da parte dei senatori della Juve fanno percepire che in Andrea qualcosa c'è ma forse non è ben matura. Ha pagato forse l'inesperienza, basta guardare le formazioni, ogni settimana cambiava gli 11 titolari. Non credo si tratti di pressione, ma bensì di dinamiche che da allenatore sono ben diverse che da giocatore. Si sono persi punti con le così dette piccole del campionato, sarebbe bastato, forse, tenere sulla corda qualche big o magari caricare qualle partite più delle altre. Agnelli da Patron ha pregustato il colpaccio in panchina e magari si sarebbe fatto le spalle grosse se Pirlo lo scudetto lo confermava a Torino, ma così non è stato ed ecco servito il semplice ma efficace "Grazie". L'esperienza nell'Under 23 sarebbe servita eccome. Allegri dal canto suo non si è accasato da nessuna parte, tralasciando il primo anno sabbatico, quello di Sarri per intenderci, è rimasto alla finestra. Non credo che con il suo curriculum non abbia avuto offerte, ma potrebbe essere che abbia aspettato proprio il quasi fallimento di Pirlo per poi rispuntare all'ultimo, guarda caso, con una trattativa avviata con Perez ossia Real Madrid, per portare fretta alla Vecchia Signora.

Massimiliano è un vincente e alla Juve non ha finito l'opera, la tanto desiderata Champions League. Quelle due finali ad un passo dalla storia, gli hanno lasciato un amaro in bocca ed ora può riprovarci con la consapevolezza che la dirigenza ascolterà le sue richieste. La nuova Juve sarà la Juve di Max, sarà come lui la vorrà!