Avevo ragione io! E' la frase più antipatica che si possa dire, ma ricordo che tempo fa feci un post su quest'argomento e molti mi dissero che dovevo andare a fare un giro, e che non capivo niente. Naturalmente le obiezioni non erano circostanziate da argomenti, ma solo da insulti e frasi senza rispetto e cognizione di quanto avevo scritto. Ed oggi, mi sento di avere visto lungo. Non che questo automaticamente valga la riconferma di Andrea, ma direi che se la Juventus mandasse via Pirlo farebbe un errore di metodo e di ingratitudine. 

In tempi non sospetti, scrissi che secondo me Pirlo meritava la riconferma, e questo perché da ex giocatore e allenatore ho captato molte delle difficoltà che ha dovuto affrontare in questa stagione, che definire anomala è un eufemismo, perché un'annata con il covid e le difficoltà che ha comportato non si era mai verificata in tutta la storia del calcio. In primo luogo, la squadra era praticamente nuova, con inserimenti di giovani e con "anziani" ormai alla frutta. Poi avere avuto molti giocatori con infortuni mai smaltiti, e tra questi l'assenza di Dybala, che l'ultima partita decente è riuscito a giocarla l'anno scorso ad agosto contro l'Inter.  Ci sono voluti nove mesi per ricuperarlo e rivederlo in forma nella partita di Bologna, dove ha fatto vedere cosa vuol dire avere un giocatore che ti salta tre avversari e tiene palla sotto pressing, che smista palla in campo libero, e che carica di cartellini chi lo deve fermare in qualche modo. Provate a pensare fuori per nove mesi Lukaku all'Inter, e voglio vedere se vinceva lo scudetto. Sono stati criticati giocatori che all'inizio giocavano bene, come Arthur, che però contro l'Atalanta prende una botta "assassina" da Freuler (che l'arbitro manco vede) e sta fuori tre mesi, ed ancora oggi non ha recuperato la giusta forma. Perché quando si ha un infortunio, non basta guarire, bisogna anche recuperare il ritmo partita, e non si riesce in poco tempo. Si veda anche Morata, che ha dovuto smaltire molte botte e che alla fine ha fatto anche gli straordinari, peggiorando gli infortuni, e quindi scadendo di forma. Kulusevski, ha dovuto fare di necessità virtù, ed ha intrapreso un ruolo che non è il suo, pensando che ha appena vent'anni, e che già arrivare alla Juventus fa tremare i polsi a tutti (ed è successo persino a Platini e Zidane) e che devi lottare anche senza la necessaria esperienza che dovresti avere. Eppure ha finito in crescendo, dimostrando che, non solo è da Juve, ma che è un potenziale fuoriclasse.
Intanto la Juventus avrebbe dovuto almeno acquistare un centravanti di peso a gennaio, ma non si sa come, non hanno preso nessuno, e questo ha penalizzato un reparto offensivo, orfano di Dybala, con Morata e CR7 spremuti in tutte le partite. A centrocampo, si è subito avvertita la mancanza di un vero mediano, che facesse filtro davanti alla difesa e facesse ripartire il gioco. Bentancour, Arthur, Rabiot, Ramsey (sempre rotto) e Mc Kennie, non avevano tale caratteristica. Anche se non hanno alla fine deluso, hanno comunque patito lo scarso equilibrio del reparto, spesso troppo scoperto dietro, o poco incisivo in inserimenti nell'area avversaria. E tutto questo è anche figlio di poco tempo a disposizione per fare preparazione (praticamente nullo), e provare l'attitudine dei giocatori ai ruoli e la coesione tra reparti. Anche in difesa, non c'è stata molta allegria. Chiellini è rientrato dopo tre mesi, ed oggi ha dato un ottimo contributo, Bonucci, irriconoscibile, De Ligt, bravissimo, ma la bacchetta magica ancora non ce l'ha. Demiral, acciaccato e fuori forma. I terzini, assenti ingiustificati, a sinistra Alex Sandro spesso infortunato e Frabotta ancora acerbo e(detto tra noi) non proprio da Juve. A destra fortunatamente Danilo ha fatto miracoli, Cuadrado miracoli e straordinari, ma poi il motore batte in testa e non si può essere sempre al massimo.
In tutto questo, Pirlo aveva spesso lamentato la scarsa ricezione dei giocatori dei suoi precetti tattici, ma non come accusa agli stessi, ma come problema che non si poteva risolvere con poco tempo a disposizione e, soprattutto con i continui infortuni che falcidiano la rosa a disposizione. E quando ha avuto il "pieno" di giocatori, ha fatto faville, si vedano le partite contro Conte, con due vittorie, un pareggio ed una sconfitta, ma eliminandolo in Coppa Italia. Oppure contro il "maestro" Gasperini, con il quale ha pareggiato a Torino, ma meritando di vincere, ha perso a Bergamo immeritatamente, ed ha battuto in finale di Coppa Italia, dove gli ha impartito una lezione di calcio che da allenatore "inesperto" fa molto pensare. Tutti erano pronti a sostituirlo, con Gasperini, Gattuso, Inzaghi, Zidane o addirittura Guardiola, ma mi sembra che Pirlo ha vinto quest'anno più di tutti, perché due trofei li ha alzati, e seppure con un pò di fortuna, ha centrato la qualificazione Champions. E se è fortunato, allora va anche bene, perché se si è bravi va bene se si è anche fortunati ancora meglio. E la fortuna è stata anche avere avuto un Federico Chiesa strepitoso, che appena arrivato si è spesso caricato la squadra sulle spalle, e che è un giocatore di grande carattere oltre che di classe e fisico.
Ora vorrei dire ad Agnelli che se non rinnovasse la fiducia a Pirlo farebbe un errore grossolano, lo stesso che fecero con Zoff negli anni '90, quando lui aveva "solo" vinto Coppa Italia e Coppa Uefa, ed allora gli preferirono Maifredi, con il suo calcio "champagne". Finì settimo in campionato e subito licenziato, e dei risultati di Zoff, neanche l'ombra, con l'errore di avere preso in panchina uno che non aveva giocato a calcio se non in prima categoria dilettanti, al posto di chi aveva vinto un mondiale con la Nazionale. Anche questo è competenza, e ricordiamo il palmarès di Pirlo da giocatore. Impressionante e degno di rispetto. 

Per il futuro, penso che questa Juve non sia assolutamente inferiore a nessuno. Anzi con un paio di rinforzi nei giusti reparti può rirendere il ciclo interrotto. Teniamo presente che nessuno può vincere in eterno, si veda il Real ed il Barcellona in Spagna. Ma se si rifonda senza smantellare, allora si può ricominciare presto a vincere, un anno difficile può insegnare molte cose e fare maturare e crescere i giocatori ed anche il mister. Visto che le risorse non sono molte, contenere i costi con l'allenatore e farlo continuare nel progetto iniziato è un vantaggio economico e finanziario. Avere un allenatore che ha legato con il gruppo è un altro valore, che riduce le frizioni e le pretese anche di soldi da parte dei calciatori. L'ambiente sereno è un viatico per ogni attività sportiva ed imprenditoriale, quindi si deve continuare senza traumi o epurazioni "antipatiche".

Insomma, si deve andare avanti così, ed anche gli scettici si ricrederanno, ma bisogna ricordare che i tifosi devono sostenere la squadra e non insultarla alla prima difficoltà. E' facile tifare quando tutto va bene, ma "cum grano salis" si può accettare anche che qualcosa non vada bene. D'altronde anche dio qualche volta non vince, e non è colpa sua.
Ad majora.