Ieri sono successe due cose che mi hanno scosso molto. Non mi aspettavo che potesse succedere una anzi due cose simili. Ma non perdiamoci in chiacchiere inutili, le mie. Il 7 agosto la Juve incassa l'eliminazione agli ottavi dalla prestigiosa Champions League. Anche lì io personalmente sono rimasto alquanto stupito di un passo falso del genere della Vecchia Signora. Non che non sia contento eh. Sia ben chiaro. Insomma però dal Napoli potevo aspettarmelo, era contro il Barcellona, era reduce da un settimo posto in campionato che rende onore alla squadra di Gattuso. Ma la Juve? La gloriosa campionessa d'Italia, colei che si vanta di avere nientepopodimeno che il signor CR7 in rosa che viene sbattuta fuori dalla Champions a calci nello striato fondoschiena dal Lione? Questo andava oltre ogni mio pronostico o aspettativa. C'è una citazione che calza a pennello per questa situazione a pensarci bene: fare il c**o a strisce. Una partita giocata anche piuttosto bene se vogliamo dagli uomini di Sarri, condita da due gol tra cui uno strepitoso di Ronaldo. Tutto questo non è bastato però alla Vecchia Signora di passare il turno e volare ai quarti di finale.

Ma, allora Milan Mauro, mi direte voi, è forse questa una delle due cose che ti hanno colpito? No. Insomma sì, mi ha colpito ma non più di quelle che sto per esporvi. Vittoria che sa di sconfitta dunque per gli uomini di Sarri. Un mix indigesto per i giocatori quanto per i dirigenti che hanno deciso senza troppa esitazione di esonerare il povero Maurizio dopo appena un anno di duro lavoro sotto il crudele sole di Torino. A mio avviso questa scelta mi sa tanto da società in difficoltà, una società senza certezze ma piena di debiti. Eh sì caro Agnelli, perché anche se tu non lo dai a vedere si capisce subito che una rosa del genere non può essere sostenibile. Il solo mostruoso ingaggio dell'egregio signor CR7 è credo più alto degli ingaggi di tutta la rosa del Milan sommati insieme. Una scelta azzardata se vogliamo, portare a Torino un fuoriclasse indiscusso certo, ma quasi a fine carriera, sborsando la cifra record di ben cento milioni di euro. Il tutto pensando di ricavare di più dalle vendite di gadget, magliette e cavolate varie. In realtà il fatturato non è aumentato di tanto, vero signor Agnelli? Mi sa di sì. Con l'arrivo di Ronaldo è iniziata una nuova era della Juve e della Serie A Tim in genrale: l'era decadentistica della Vecchia Signora colpita a morte dal suo stesso presidente e dalle sue scelte non proprio perfette. Ma torniamo noi ed al nostro povero Maurizio Sarri. Il tecnico toscano non ha avuto nemmeno una seconda possibilità di esprimere al meglio il suo calcio. È stato invitato a fare le valigie dopo aver vinto il campionato italiano. Posso capire tutto, che la Juve punta sempre più in alto, che vuole fare il triplete, che vuole vincere la Champions eccetera, ma la verità cari bianconeri è dura e difficile da accettare: la Juve non vincerà mai i titoli elencati sopra e sapete perché? Perché a decidere c'è una dirigenza che non è una dirigenza vera e propria con Nedved e Paratici che svolgono un ruolo e mezzo a testa, e questa dirigenza non ha pazienza. Non dico questo insinuando che altre squadre abbiano questa rara virtù, anzi, la dirigenza della mia squadra del cuore, il Milan, è quella che si identifica come la più impulsiva e impaziente dirigenza della Serie A. Credo dunque che avrebbero dovuto dare a Sarri una seconda possibilità. Non è stato messo nelle condizioni migliori per allenare con le continue voci e dubbi sul suo futuro, e la squadra per mettere al meglio CR7 in campo ha rinunciato al bel gioco tipico dell'allenatore toscano. Diciamo che il signor Ronaldo monopolizza il gioco della Juventus. Non so se ci avete mai fatto caso ma se c'è un Bernardeschi libero (per fare un esempio) e l'alternativa è un Ronaldo marcato da due uomini la passano al portoghese che alla fine perde palla. Quando la Juve troverà il modo di giocare senza che la sfera finisca sempre e inevitabilmente tra i piedi di CR7 allora potrà giocare finalmente bene. Sarri non è riuscito in questo intento ma se gli fosse stato dato altro tempo sono sicuro che da grande allenatore quale è sarebbe riuscito a risolvere il problema. Attribuisco dunque la colpa della prematura eliminazione dalla Champions a CR7 e alla società in generale.

Passiamo ora però alla seconda cosa alquanto strana accaduta nella giornata di ieri. Sarri come vi ho raccontato è stato esonerato, mandato via malamente dalla società impaziente di vedere risultati. Bene, fatto il primo passo (esonero di Maurizio) si arriva ovviamente ad un altro problema: la scelta di un nuovo allenatore. Circolavano diversi nomi tra cui quello salato di Zidane, e quello abbastanza mediocre a sentire Agnelli di Simone Inzaghi. Bene questo problema, meno di due minuti dopo la sua nascita non persiste più. Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus. Ma non allenava l'Under 23? Direte voi. Beh si, in effetti sarebbe stato quello il suo primo incarico nei panni di commissario tecnico. Eh già perché dovete sapere che il metronomo bresciano non ha mai avuto neanche un'esperienza in panchina. Nemmeno ad allenare squadre sconosciute in serie C o in Turchia. Zero. Zero assoluto. Il nuovo allenatore della Juventus è alla sua prima esperienza da Ct. Come normale che sia uno si aspetta che per la prima esperienza uno vada ad allenare le giovanili e squadre minori. Ci sono persone però che fanno subito il grande salto senza aver fatto niente prima. Vi ricordate il caro vecchio Superpippo Inzaghi? E come scordarlo il grande quale era? E vi ricordate della sua esperienza sulla panchina del Milan? Un aggettivo per descriverla: disastrosa. Insomma devo dire che c'è stato di peggio ma di sicuro non ha fatto bene il caro Pippo. Anche lui all'epoca era alla sua prima avventura da Ct e anche lui come Pirlo ha fatto direttamente il grande salto, solo che non è andato molto bene. I miei timori, che sono anche piuttosto fondati, è che Pirlo possa emulare le gesta del suo storico compagno in Nazionale concludendo con un sonoro fiasco la sua avventura alla Juve. Una cosa è certa però: l'era della Juve sta per avere fine...