Quest'anno torna in Serie A Filippo Inzaghi, che nel massimo campionato ha festeggiato tante volte da calciatore. Una Serie A che lo ha visto in panchina anche da tecnico in quel Milan che ha portato sul tetto del mondo, ma in quel caso il suo primo impiego (forse troppo grande per lui) non ha avuto un buon finale. Poi ha trovato nel Venezia una nuova casa, lavorando senza pressione, in quella Lega Pro che ha stravinto e lo ha portato alla sua prima promozione in carriera. Poi è arrivata la prima volta in B: qui parte bene e migliora giornata dopo giornata, riesce anche a piazzarsi primo per qualche turno, sul finire della stagione una flessione che porta il Venezia al playoff ma senza riuscire a vincerlo. 

Quest'anno arriva la seconda chance in Serie A. La squadra che gli affida la panchina è il Bologna, che salutata un'ex stella rossonera come Roberto Donadoni ne accoglie un'altra come Pippo Inzaghi. I felsinei non chiedono certo il mondo, si tratta di un club che gioca per arrivare tra il nono e il quattordicesimo posto, quindi una salvezza assicurata ben prima della chiusura del campionato.

Quest'anno per Pippo Inzaghi ci sarà anche la prima contro il fratello Simone da tecnico, visto che in campo non sono mai riusciti a giocare insieme in un club (in Nazionale pochi minuti), ma sempre da avversari tra gli anni 90 e 2000, l'uno con Atalanta, Juventus, Milan, l'altro Piacenza, Lazio, Sampdoria e ancora Lazio. Per Filippo Inzaghi potrebbe essere il definitivo lancio o il declino. Sì, è giovane, ma se non ci si riesce a confermare la Serie A diventa ostica per tutti: tanti ex calciatori hanno avuto la possibilità, alcuni ce l'hanno fatta, altri no. Riuscirà Filippo Inzaghi a esplodere definitivamente? Oppure dovrà cercarsi un'altra società di Lega minore?