Per dare moto a una rivoluzione basta una sera. Quella giusta. Quella in cui tutti sono distratti dalla Champions. Mentre la Juve giocava un match dall'esito già scritto di una semifinale, da Nanchino partivano missili intercontinentali, direzione Milano sponda nerazzurra. Si tratta di eventi che colgono un po' tutti di sprovvista (giornali e media parlavano solo di Oriali e Conte per la prossima stagione). Fuori Pioli, dentro Vecchi per gli ultimi 270 minuti del sesto campionato consecutivo che si rivela avaro di successi per l'Inter. Nomina di Sabatini a Direttore degli affari sportivi del Gruppo Suining che si occuperà prevalentemente, sembra, del Jiangsu Suining, ferma la possibilità di sfruttare le sue enormi competenze anche per la cura e il rilancio dell'Inter. Ausilio, Zanetti e Gardini per una notte sono degradati a meri spettatori privilegiati di uno show messo in piedi da Mr. Zhang. Thohir? Non pervenuto. Mentre gli esperti giudicano gli accadimenti di ieri sera come una scelta poco ragionata, quasi "Zampariana", ponendo l'accento sull'esonero di Pioli, è forse più opportuno domandarsi quale sia il significato di queste scelte e se possano colmare l'attuale distanza tra società e rosa. Delle due, soltanto la seconda mi sembra che stagni in un periodo di disorientamento rasente l'inettitudine. Di contro, la proprietà cinese, che fino a ora si era fatta sentire soltanto con il peso del proprio portafoglio, mostra le sue doti manageriali. Una lettura più misurata dovrebbe concentrare l'attenzione sulla visione illuminata di questo importante gruppo societario il quale ha capito che in questo decennio calcistico non c'è assegno più importante che meriti di essere staccato di quello per una valida dirigenza sportiva e tecnica, fino all'allenatore. Allo stesso modo in cui quest'ultimo allena e prepara La Rosa per la partita, Suining vuole scegliere il meglio del meglio per creare una società forte prima ancora che una formazione vincente. Sabatini, Ausilio, Zanetti e Oriali possono essere un Cocktail letale oppure la formula che consente di affrontare con successo il problema originario dell'Inter: l'incapacità della società di infondere giusti ideali, mentalità vincente e stabilità alla squadra. Molto dipenderà da come i nuovi elementi verranno inquadrati e in che modo influiranno con chi è già presente nell'organigramma societario. Ma io ho ben pochi dubbi. Parliamo fin Oriali: l'Inter è casa sua. Poi c'è Sabatini: un grande Dirigente e scopritore di talenti. Suining dovrà chiarire con precisione le funzioni di ciascuno; le sinergie saranno naturali perché si parla di quattro figure che insieme trasmettono esperienza , intuito, capacità nelle trattative, cultura vincente, amore per i colori e rispetto per la maglia. Una nuova alba per l'Inter si appresta a sorgere.