Uno dei cliché più famosi del mondo del calcio è che "con i giovani ci vuole pazienza", pazienza che spesso, in un calcio famelico di risultati e poco avvezzo ad apprezzare la qualità del calcio espresso come quello nostrano, è una virtù raramente praticata, soprattutto nelle grandi piazze.

L'eccezione in questo caso è Stefano Pioli e la sua Fiorentina; i Viola hanno scelto di intraprendere un percorso coraggioso costruendo dalle macerie di una squadra ormai svuotata dalle gestioni Montella e Paulo Sosa, lasciando andare pezzi pregiati come Borja Valero, Kalinic e Bernardeschi e ripartendo da un giocatore simbolo del loro processo, Federico Chiesa, un ragazzo cresciuto con il viola addosso, giovane e di grande prospettiva. Insieme al figlio del grande Enrico sono stati acquistati giocatori con lo stesso criterio, giovani e con voglia di crescere, da qui gli acquisti di Benassi, Simeone, Biraghi, Lafont, Veretout, Pjaca ecc. 

La scorsa stagione è stata assai complicata, complice anche la tragedia Astori, faro per questi ragazzi, sia per risultati che per prestazioni, nella quale spesso e volentieri i giocatori Viola nei momenti più importanti sprofondavano senza riuscire a dare segni di vita. Ma Pioli conosce l'arte della pazienza ma nonostante critiche e accuse(ingiuste aggiungo io) di incompetenza, ha continuato a insistere su quelli che erano le sue idee anche di fronte all'eccessivo egoismo di Chiesa, all'evanescenza di Benassi e al pessimo cinismo sottoporta del Cholito che sono finiti molte volte sulla graticola di esperti e non.

L'insistenza ha pagato ed ora con il tempo i difetti si stanno limando e la Fiorentina sembra una squadra competitiva, ma occhio a commettere l'errore di pensare che il processo di crescita sia finito, gli errori e i difetti continueranno a fare capolino durante il campionato ma voi fate come Mr Pioli, portate pazienza, che la Viola vi sorprenderà.