Sembrano passati anni luce dal rigore sbagliato contro il Ludogorets e i fischi dell'Olimpico ad un Felipe Anderson impalpabile, invece è passato solo un anno, Adesso è FA7 un giocatore capace di spaccare la partita in due, di farti vincere le partite. Di fare goal ed assist. Il merito è del ragazzo, ma soprattutto di mister Pioli che fin dal ritiro estivo ha sempre fatto sentire importante il numero 7. Gli ha sempre ritagliato un posto nei 12 facendolo diventare il primo cambio di un certo Candreva, a volte anche senza senso ,visto che il genio rimaneva nella lampada. Poi un giorno in quel di Parma il centravanti serbo ruba palla e la serve a FA7 che segna. Si perché quella palla il serbo non l'ha passata a Felipe Anderson, ma a FA7 che da quel momento non si è più fermato. Goal , assist, magie, scatti, dribbling e vittorie. Ha permesso la rincorsa al secondo posto e la speranza di un posto in Champions platea che meriterebbe. La meriterebbe anche Pioli che dopo una partenza in sordina è riuscito a trasferire la sua mentalità alla squadra ed alla tifoseria da troppi anni rassegnata al non gioco.