La partita di ieri è stata la dimostrazione che per vincere in panchina ci vogliono tante qualità. Fino ad oggi abbiamo sempre trovato allenatori incompleti. C'era quello con la grinta, quello con le idee, quello con la personalità. Oggi (pare) abbiamo un allenatore completo. Che sa di tattica, ma anche di uomini. Ha preso un gruppo a pezzi, l'ha rimotivato, insomma l'ha completamente trasformato. Certo non l'ha fatto da solo, ma nessuno ne sarebbe capace a nessuna latitudine. Dunque devo proprio ringraziare Spalletti che con quel suo rifiuto ci ha regalato un allenatore che pur non brillando per spacconeria e permalosità (caratteristiche apprezzatissime da giornalai e giornalisti) sa davvero far giocar bene la squadra e vincere le partite importanti. O quanto meno non perderle.

Fino a ieri c'era chi ancora rimpiangeva Gennarino Gattuso in panchina. Peccato che proprio a quel Milan l'anno scorso siano mancati proprio quei punti per finire in Champions. Io ho rispetto e affetto per l'uomo e l'ex giocatore Gattuso, ma come allenatore la strada è lunga. Purtroppo però Pioli verrà scaricato a fine stagione a meno di colpi di scena incredibili. La colpa oltre che del solito Gazidis, un vero ignorante di pallone, è anche della dirigenza. Se invece di sparare a zero, come due snob i nostri Maldini e (sopratutto) Boban avessero lavorato in silenzio probabilmente avrebbero arginato il mediocre e miope Gazidis. Uno sbaglio, perché proprio Pioli sta aiutando a rivalutare anche il lavoro delle due glorie rossonere. Ma, prima che cominciate a scrivere in difesa dei nostri amici, vi chiedo di considerare il fatto che alla fine chi ne pagherà le conseguenze saremo noi tifosi. Costretti a sorbirci l'ennesimo esperimento in panchina, con esisti incerti, al posto di goderci un po' di meritate soddisfazioni l'anno prossimo venturo.