Il mio viaggio di "Piccole squadre che fanno miracoli", mi porta in Albania.
Siamo a Tirana, capitale del paese con una popolazione di 895 160 abitanti, lì nella città albanese c'è una nazionale che è pronta a cominciare le qualificazioni ad Euro 2016, la squadra era allenata pensate un pò da un italiano, da Gianni de Biasi e ci sono tantissime conoscenze del nostro campionato tra cui: Etrit Berisha che in quell'anno giocò nella Lazio poi passato alla SPAL, Elseid Hysaj del Napoli, Ledian Memushaj del Pescara, Arlind Ajeti del Frosinone, Basha del Como, Djimsiti dell'Atalanta e Lorik Cana ex giocatore dei biancocelesti. Il compito del tecnico di Sarmede è portare l'Albania agli europei, dopo aver mancato la qualificazione sia ai mondiali 2014 e sia nell'edizione precedente del campionato europeo, quello del 2012. Ai sorteggi dei gruppi del 23 febbraio 2014, le aquile vengono inserite nel gruppo I con il Portogallo, Danimarca, Serbia e Armenia. Il debutto avvenne il 7 settembre in casa dei lusitani ad Aveiro, a sorpresa gli uomini di De Biasi sconfiggono per una rete a zero (segnato al minuto 52 da Balaj) il Portogallo di Cristiano Ronaldo, un inizio da sogno ma siamo solo all'inizio; un mese dopo l'11 ottobre arriva il debutto in casa contro la Danimarca, il match finirà in parità. Tre giorni dopo arriva il derby balcano tra Serbia e Albania e come al solito i padroni di casa ne combinano di tutti i colori, quella sera un drone con una grande bandiera della Grande Albania, con la scritta “Kosovo autoctono” e la data del 1912 (la rivolta albanese), sorvolò il Partizan Stadium, planando verso il campo. L’arbitro Atkinson sospese per un attimo la gara e il giocatore della Serbia Mitrovic riuscì a far sua la bandiera e a scagliarla via. Il gesto però non piacque agli avversari: il Kosovo è uno stato a maggioranza albanese, che i serbi considerano come una costola del loro paese. Nacque una mega-rissa in campo: alcuni tifosi arrivarono sul terreno di gioco armati di seggiolini e il direttore di gara sospese il match al 41’. Il Tas da ragione alle aquile e assegnarono il 3-0 a tavolino.
Dopo tre giornate l'Albania si ritrova al secondo a pari merito con la Danimarca e per De Biasi può iniziare a sognare l'Europeo; alla quinta giornata a Elbasan le aquile vincono ancora, questa volta in rimonta contro l'Armenia per 2-1 ma devono sperare in un passo falso dei danesi, infatti il 4 settembre 2015 l'Albania pareggia in casa della Danimarca ottenendo un punto importantissimo, ma tre giorni dopo arriva la prima sconfitta in casa contro il Portogallo decisa da Miguel Veloso al minuto 92 e un mese dopo l'8 ottobre arriverà la seconda sconfitta consecutiva sempre in casa, questa volta contro la Serbia ma tuttavia riescono a resistere al secondo posto perchè la Danimarca ottiene un punto in casa dell'Armenia e una sconfitta in casa del Portogallo. Per la squadra di De Biasi la missione è quasi compiuta, serve una vittoria a Erevan in casa dell'Armenia per conquistare la prima qualificazione della sua storia ad una fase finale di un campionato europeo; detto ciò l'11 ottobre 2015, l'Albania batte per 3-0 i padroni di casa e chiudono secondi con 14 punti. Finisce qui !!!! Gianni De Biasi ha fatto la storia, ha portato l'Albania per la prima volta nella storia agli europei, è un impresa storica, tutta la città e la nazione sono in festa e se la giocheranno in Francia tra un paio di mesi.
E il 12 dicembre 2015, a Parigi si tengono i sorteggi di Euro 2016 e le Aquile vengono messi nel Gruppo A insieme alla Francia padrona di casa, Romania e Svizzera, il debutto avvenne l'11 giugno 2016 a Lens contro la Svizzera, il risultato finale sarà di 1-0 da parte degli svizzeri, non male come inzio. Quattro giorni dopo sfidano la Francia a Marsiglia e dopo averli tenuti per quasi tutti i minuti della partita, subiranno la seconda sconfitta consecutiva nel recupero (reti di Griezmann al 90esimo e di Payet al 96esimo), il cammino per l'Albania è già finito ma c'è ancora una possibilità, possono chiudere tra le migliori terze e infatti il 19 giugno arriva la prima storica vittoria in una competizione europea a Dècines-Charpieu contro la Romania per 1-0 con il goal di Sadiku, De Biasi e il resto della squadra sperano negli ottavi, ma l'Albania chiuderà ultima nel raffronto delle terze classificate perchè ad andare agli ottavi vanno: Slovacchia, Irlanda, Portogallo e Irlanda del Nord. Il sogno delle aquile è già finito, un grande peccato e al ritorno in patria vengono accolti in modo festoso e l’allenatore italiano ha omaggiato il pubblico presente accennando l’inno albanese.
Un sogno che purtoppo non si ripeterà più, ma hanno fatto sognare una nazione intera, hanno compiuto un vero miracolo calcistico che ricorderemo negli anni a venire.