Palermo-Catania-Messina. Ecco a voi il triangolo siciliano. Il mio viaggio nell'ottavo appuntamento della seconda stagione di "Piccole squadre che fanno miracoli" mi porta per la terza volta in Sicilia. Siamo a Messina, una città composta da 236.962 abitanti, la città è famosa per il Duomo, per la Fontana di Orione, la Fontana del Nettuno e soprattutto per lo Stretto. Lì c'è una società calcistica: il Football Club Messina Peloro che è pronta a ritornare in Serie A dopo tantissimi anni. Al momento la squadra è saldamente in mano a Bortolo Mutti, c'erano alcuni giocatori importanti tra cui: Salvatore Aronica, Arturo di Napoli, Marco Storari, Nicola Amoruso e Massimo Donati. La città è pronta a seguire i Peloritani verso una stagione storica.

Comincia la stagione del Messina in Serie A, si gioca in trasferta a Parma e Bortolo Mutti parte subito con un presupposto: centrare la salvezza. La partità non va oltre lo 0-0 e i Biancoscudati trovano subito il primo punto nella massima categoria, ma le cose arrivano nel momento più bello della società; il Messina compie due imprese pazzesche battendo la Roma di Luciano Spalletti per 4-3 e il Milan in trasferta a San Siro per 2-1. Dopo cinque giornate, la squadra si trova al secondo posto in campionato, un inizio stratosferico per tutta la società che vuole continuare di questo passo. Dopo tre sconfitte consecutive, la squadra riesce ad ottenere altri punti preziosi che gli valgono la decima posizione nella prima parte di stagione. Gli uomini di Mutti hanno sorpreso tutti e molti club hanno capito che il Messina darà del filo da torcere a tutti. Il girone di ritorno vedrà i Biancoscudati andare in caduta libera dopo che hanno ottenuto soltanto una vittoria nelle prime sette partite, ma il finale di stagione sarà da sogno, la squadra grazie ad una serie di risultati utili e la vittoria a sorpresa contro l'Inter per due reti ad uno si gioca la possibilità di entrare in Europa, deve vincere le ultime due giornate per compiere una favola bellissima. Purtroppo gli uomini di Mutti ottengono una sconfitta e un pareggio, tuttavia il campionato per il Messina si conclude con un ottimo settimo posto che vuol dire Coppa Intertoto. I tifosi non ci credono, sono arrivati nella top 10, adesso si andranno a giocare una competizione europea per la prima volta nella storia. Quando tutto sembrava fatto, però il Messina viene escluso dalla coppa per il mancato ottenimento della licenza UEFA, la città vede sfumare un sogno conquistato con tanto sudore e tanto lavoro.

Nella seconda annata, il Messina prova a centrare l'obiettivo Europa con lo stesso stimolo della stagione precedente. L'inizio è in salita, la squadra non riesce a fare meglio dell'anno scorso e ottiene solamente tre vittorie, otto sconfitte e otto pareggi nel girone di andata, il tecnico Mutti sà che deve centrare la salvezza altrimenti sarà sollevato dall'incarico. La situazione precipita nella seconda parte del campionato con Bortolo Mutti che viene esonerato lasciando il club verso una retrocessione clamorosa, al suo posto arriva Gian Piero Ventura. Il futuro allenatore di Bari e Torino non riesce nel miracolo di portare il club verso la salvezza e il Messina viene retrocesso in Serie B. Per fortuna, la sentenza Calciopoli ribalta completamente la classifica facendo retrocedere la Juventus (colpevole principale dello scandalo) e i Peloritani passano dal 18°posto alla 17° posizione, la società ha capito subito che il prossimo anno saranno ancora nella massima categoria.

Il Messina dopo una salvezza inaspettata è pronta a disputare il decimo campionato di Serie A (la terza consecutiva), la città ed i tifosi vogliono rifarsi dopo un annata precedente al quanto complicata. La società sceglie come nuovo allenatore il grande Bruno Giordano. Il campionato parte bene con la squadra che centra nelle prime quattro partite due vittorie e due pareggi. Il Messina però nelle gare successive racimola pochi punti e finisce per ritrovarsi in zona retrocessione, in totale saranno 18 punti accumulati in 34 gare. Il club viene retrocesso in Serie B all'ultimo posto, un'annata maledetta causata anche dagli esoneri di Giordano e Cavasin. La città saluta per sempre la massima categoria, una squadra come il Messina non la rivedremo mai più.

Un abbraccio Il Tifosino