Siamo alla metà degli anni 70, il Perugia disputa la Serie B e il presidente Franco D'Attoma scelse Ilario Castagner come nuovo allenatore del Perugia, al primo anno a sorpresa vincerà il campionato con la seguente promozione in Serie A anche grazie ad alcuni giocatori che furono lanciati dall'allenatore di Vittorio Veneto tra cui Renato Curi e Paolo Sollier. Per i grifoni si trattano del loro primo titolo nel campionato cadetto e nonchè la loro prima promozione in Serie A, infatti nella stagione 1975-1976 esordirono per la prima volta nella massima categoria, i biancorossi disputarono una buona stagione concludendo all'ottavo posto con 31 punti sfiorando la qualificazione alla Coppa Uefa, si ritrovarono persino "arbitri" nella lotta-scudetto: la vittoria in casa contro i bianconeri all'ultimo turno, si rivelò decisiva nel tagliare fuori la Juventus dalla corsa al titolo, e nel consegnare il campionato ai rivali del Torino a 27 anni dalla strage di Superga. Ilario Castagner lanciò un giovane Walter Novellino, messosi in luce in Serie C nell'Empoli l'anno prima e Aldo Agroppi. Giungiamo così alla stagione 1976-1977, i grifoni dopo aver concluso all'ottavo posto nella stagione precedente, migliorarono la loro prestazione in Serie A sfiorando per il secondo anno consecutivo la qualificazione alla Coppa Uefa, chiudendo così il campionato al sesto posto con 29 punti ma conquistarono la loro prima qualificazione in una competizione europea, ovvero un posto nel tabellone della Coppa Mitropa. Arriviamo così alla stagione 1977-1978, i grifoni per il terzo anno consecutivo disputano la massima categoria dopo due stagione al di sopra delle aspettative, Ilario Castagner ingaggiò Luciano Zecchini in difesa, a centrocampo Paolo dal Fiume e Franco Vannini. In attacco inserisce Walter Speggiorin un'eterna incompiuta che in Umbria trovò un ambiente ideale dove esprimersi e una giovane promessa dalla Serie D, Salvatore Bagni dal Carpi. In quell'anno però, una brutta tragedia colpisce il mondo del calcio, durante la partita Perugia-Juventus del 30 ottobre 1977 al 5' della ripresa sotto una pioggia abbattente il 24enne Renato Curi si accasciò improvvisamente per terra: i soccorsi tentarono di tutto per rianimarlo con dei massaggi cardiaci e la respirazione bocca a bocca, venne così trasportato al Policlinico di Perugia per tentarlo ancora di salvarlo, ma è tutto inutile, alle ore 16.30 venne confermata la sua morte, poche settimane dopo il 27 novembre, prima della partita in casa contro il Torino, venne intitolato lo stadio del Perugia in onore del calciatore scomparso. Tuttavia, i grifoni si ripresero da questa brutta tragedia e concludono ancora una volta un buon campionato di Serie A piazzandosi al settimo posto a pari punti col Napoli ma non si qualificò alla Coppa Uefa solo per via della peggior differenza reti rispetto ai partenopei. Arriviamo finalmente alla stagione 1978-1979, i grifoni per il quarto anno consecutivo disputano il campionato di Serie A e questa stagione sarà la più importante della storia del calcio italiano, perchè ? Adesso ve lo spiego. Il Perugia propose in questa stagione un gioco di avanguardia, efficace ma anche bello a vedersi, ispirato al calcio totale dell'Ajax, applicò un modulo 1-3-2-3-1 ovvero una sorta di 4-2-3-1, con la mezzala Vannini, uomo-chiave degli umbri e delle due ali offensive Speggiorin e Bagni molto prolifiche in zona goal, la difesa era a quattro con il capitano Frosio che agiva tuttavia da libero per meglio proporsi anche a centrocampo, mentre in attacco il rigorista Casarsa, arrivato in estate dalla Fiorentina, fungeva da centravanti arretrato, detto anche alla Hidegkuti, per favorire il gioco palla a terra e gli inserimenti in area dalle retrovie. Oltre a questo ultimo, la formazione-tipo venne rinforzata con lo stopper Della Martira anch'egli proveniente dal club viola, nonché con il «motore» del centrocampo biancorosso Butti, acquistato dal Torino; tra le seconde linee, si rivelarono infine utili alla causa i giovani Redeghieri, prelevato in Serie C1 nel Parma, e Cacciatori, pescato in C2 nella Carrarese. Il campionato partì il 1 ottobre 1978, la squadra di Castagner comincia il campionato con una vittoria per 2-0 contro il Lanerossi Vicenza, sette giorni dopo pareggiò a San Siro contro l'Inter e alla terza giornata ottiene la vittoria interna contro la Fiorentina per 1-0. L'impresa più bella la compì il 22 ottobre 1978, il Perugia giocò in trasferta a Torino contro la Juventus, i grifoni vinsero per 2-1 con le reti di Speggiorin e Vannini contro i campioni d'Italia uscenti, per i biancorossi si tratta di una vittoria storica, nonchè la prima in casa dei piemontesi e legittimò così le sue ambizioni di alta classifica alla 4° giornata e il 5 novembre con la vittoria in casa dell'Atalanta per due reti a zero i grifoni per la prima volta erano in vetta solitaria della Serie A fino all'ottavo turno di campionato e permisero così l'aggancio da parte del Milan di Nils Liedholm, la lotta scudetto era tra Milan e Perugia fino all'undicesima giornata, in mezzo ci fu anche lo scontro diretto di Milano del 3 dicembre 1978, terminato sull'1-1, con gli umbri a lungo avanti grazie a Vannini, allorché il Perugia non riuscì a fare punteggio pieno con il Napoli al San Paolo, staccandosi così dai meneghini. La classifica è davvero clamorosa, gli uomini di Castagner chiusero il girone di andata al secondo posto con 7 vittorie e 8 pareggi a tre lunghezze dal Milan, i biancorossi sono per il momento imbattutti e potrebbe essere la prima squadra a chiudere il campionato senza sconfitte, ma dovranno giocare ancora il girone di ritorno. Il 28 gennaio 1979, i grifoni pareggiano in trasferta contro il Lanerossi Vicenza e contro l'Inter il 4 febbraio e quella partita segnò davvero l'imbattibilità del Perugia, i neroazzurri erano sul 2-0, quando al 53' arriva il 2-1 dei padroni di casa con Vannini e allo scadere dei 90 minuti Walter Speggiorin firma il momentaneo 2-2 che permise così di evitare la prima sconfitta in massima categoria, sempre nella partita contro l'Inter il Perugia deve rinunciare a Vannini a causa del grave infortunio, l'incidente lo costringerà al ritiro dal calcio giocato a poco più di trent'anni. Seguiranno altri due pareggi contro la Fiorentina e la Juventus, la prima vittoria arriverà l'11 marzo del 1979 contro l'Atalanta, questo sarà uno degli episodi più controversi della stagione, perchè ? Dopo quindici minuti il Perugia passò in vantaggio grazie a un tiro di Dal Fiume che colpì in faccia il bergamasco Osti prima di finire in rete; il giocatore avversario restò a terra in attesa dei soccorsi, mentre i suoi compagni di squadra protestavano per un presunto fallo di mano del centrocampista biancorosso. In questa confusione generale, dal settore dei tifosi atalantini venne scagliato un sasso che colpì alla nuca l'estremo difensore nerazzurro Bodini; l'infortunio fu così grave da costringerlo alla sostituzione con Pizzaballa. Il risultato finale (2-0) rimase sub iudice in attesa della decisioni del giudice sportivo,poiché l'Atalanta chiese la vittoria a tavolino: il giudice confermò invece l'esito del campo, dato che non venne ravvisata alcuna responsabilità oggettiva né alcun comportamento colposo della società perugina nell'accaduto. I biancorossi restarono così in lotta per lo scudetto, dopo tre pareggi consecutivi, l'8 aprile del 1979 arriva lo scontro diretto per lo scudetto, Perugia-Milan, con i grifoni che vogliono riaprire i giochi, ma il match finirà 1-1 entrambi dal dischetto consentendo così al Milan di vincere alla fine della stagione il suo decimo scudetto nonchè la sua prima stella. Nonostante tutto la squadra di Castagner concludono il campionato con 41 punti, 11 vittorie, 19 pareggi e 0 sconfitte, il Perugia diventa così la prima squadra a concludere imbattuta un campionato di Serie A, venne anche chiamata " Il Perugia dei miracoli" o anche rocciosa provinciale, una delle imprese più belle della storia del calcio italiano, una squadra che ha lottato per lo scudetto fino alla fine, un miracolo che purtroppo non si ripeterà mai più. Alcuni anni dopo nel 2009 Xavier Jacobelli, giornalista italiano disse: "«L'hanno chiamato miracolo e continuano a farlo [...]. Errore marchiano. Molto può dirsi dell'imbattibile Perugia, di certo non che fosse scaturito da un intervento divino. Piuttosto, il risultato di cinque anni di lavoro serio fatto da gente seria. [...] La prima squadra capace di giocare un intero campionato di Serie A senza perdere una partita è stata un capolavoro. Di bravura. Di grinta. Di talento. Di uomini.»