Il mio viaggio oggi, mi porta in Costa Rica. Siamo a San Josè, capitale costaricana con una popolazione di 339.581 abitanti, lì c'è una squadra che è pronta a disputare le qualificazioni per i mondiali del 2014 che in quell'anno si tennero in Brasile. In quella nazionale, c'erano alcuni giocatori importanti tra cui: Keylor Navas e Joel Campbell. L'allenatore era invece, Jorge Luis Pinto che ha già allenato i Ticos dal 2004 al 2005 tornandoci poi nel 2011 a seguito delle dimissioni di Ricardo Lavolpe. I costaricani vengono inseriti nel gruppo B della terza fase con Messico, El Salvador e Guyana.

 È l'8 giugno del 2012, la squadra di Pinto sfidano la Selección Cuscatleca (El Salvador) per giocarsi un posto nella fase a gironi dei mondiali brasiliani, il risultato sarà di 2-2 per entrambe le squadre; pochi giorni dopo a Georgetown i Ticos affrontano il Guyana dove vinceranno per ben quattro reti a zero grazie ad una tripletta di Saborio e di Campbell. A San Josè c'è il Messico, una partita molto importante, la squadra di Herrera vince facilmente contro la Costa Rica per 2-0 in trasferta e 1-0 in casa a Città del Messico. Gli uomini di Pinto, non si vogliono arrendere, restano due match per andare al quarto round e detto ciò con le vittorie contro El Salvador e Guyana i Ticos volando alla fase successiva chiudendo seconda con 10 punti.

All'ultima fase, appunto, la Costa Rica viene inserita con: Stati Uniti, Honduras, Messico, Panama e Giamaica. Il debutto avviene contro il Panama nel match del 6 febbraio 2013 con un pareggio (2-2), un mese dopo vanno a giocare in casa degli Stati Uniti a Commerce City perdendo per 1-0 e alla terza partita, arriva finalmente la prima vittoria contro la Giamaica per due reti a zero grazie ai goal di Umana e di Calvo. Il 7 giugno del 2013, il Tricolor trova anche la seconda vittoria consecutiva contro l'Honduras per 1-0 rilanciando così le speranze di qualificarsi alla fase finale di Brasile 2014. Quattro giorni più tardi, la Costa Rica sfida ancora il Messico di Herrera (una sorta di rivincita), che si concluderà sullo 0-0 e infine la squadra di Pinto vince ancora per 2-0 sul Panama. Rimangono ancora poche partite e per i Tricolor è quasi fatta, sono vicini ad andare ancora una volta ai mondiali. È il 6 settembre 2013, si sfidano Costa Rica-Stati Uniti, in palio c'è il primato in classifica, un match che vale tutto. Per gli uomini di Pinto sarà tutto perfetto, battono per 3-1 i The Yanks e sperano di chiudere primi; dopo un pari contro la Giamaica, arriverà purtroppo la seconda sconfitta contro l'Honduras. Il 15 ottobre 2013 arriva il verdetto, la Costa Rica batte a sorpresa il Messico per 2-1, qualificandosi per la quarta volta ai mondiali chiudendo seconda nel quarto round con 18 punti. Ai sorteggi del 6 dicembre, la squadra di Pinto verrà inserita nel gruppo D con tre squadre molto insidiose: l'Italia di Cesare Prandelli, l'Inghilterra di Roy Hodgson e l'Uruguay del grande Óscar Tabárez.

 È il 14 giugno 2014, si sfidano Uruguay-Costa Rica, un match davvero interessante. Nel primo tempo La Celeste passa in vantaggio grazie al calcio di rigore realizzato da Edinson Cavani al 24esimo minuto, ma nella ripresa si scatena la festa costaricana; la squadra di Jorge Luis Pinto pareggia prima con Joel Campbell al minuto 54, poi passa in vantaggio con Duarte al 57' e al minuto 84 arriva addirittura il tris con Ureña. Incredibile, questi hanno sconfitto una squadra di alto livello e non vogliono più fermarsi. A Recife, il 20 giugno La Sele sfida l'Italia (che ha vinto per 2-1 contro gli inglesi grazie alle reti di Claudio Marchisio e di Mario Balotelli) per chiudere già il discorso qualificazione verso gli ottavi, noi proviamo a creare occasioni da goal ma i costaricani vanno in vantaggio al 44esimo con Ruiz e la vincono dopo aver tenuto per i restanti minuti del secondo tempo questo risultato. La Costa Rica si qualifica dopo 24 anni agli ottavi di finale di una coppa del mondo (l'ultima a Italia 90) sconfiggendo due club molto importanti e adesso vogliono battere anche l'Inghilterra per concludere in modo migliore questa fase a gironi. È il 24 giugno 2014, i costaricani sfidano gli inglesi con un risultato che non va oltre sullo 0-0 e tutto sommato riescono a vincere un girone molto soprendente qualificandosi alla prossima fase, insieme all'Uruguay che ha vinto per 1-0 contro l'Italia e per la seconda volta consecutiva ce ne ritorniamo a casa dopo una sola vittoria contro gli l'Inghilterra.

È il 29 giugno 2014 La Sele sfida la Grecia, chi vince trova la vincente tra Paesi Bassi e Messico. Nel primo tempo il match termina senza reti, ma nella ripresa la Costa Rica passa in vantaggio al 52esimo con Ruiz (autore della rete contro l'Italia nella fase a gironi), i Ticos ci credono, voglio andare ai quarti di finale e al 91' arriva il pareggio dei biancoazzurri con Sokratis Papastathopoulos che spera di poter ribaltare la partita nei tempi supplementari. I greci ci provano di tutto per compiere un'altra impresa e Mitroglou si mangia la rete definitiva del 2-1 che costringe entrambe le squadre ad andare ai calci di rigore. Dagli undici metri, la squadra di Jorge Luis Pinto riesce a tirare tutti e quattro i rigori, Keylor Navas para il quarto penalty di Gkekas che potrebbe portare il club ad uno storico accesso, all'ultimo tiro va Umaña che dal dischetto non sbaglia, firma il 5-3 dei Tricolor e porta per la prima volta nella storia la Costa Rica ai quarti di finale di un mondiale e chissà, forse vuole andare fino in fondo ? Tutto può accadere.

Ai quarti, trovano i Paesi Bassi di Louis van Gaal (finalista del 2010), è un match che vale tutto. I costaricani tengono per 120 minuti gli Oranje e sfiorano tante occasioni da goal e ad un certo punto, gli olandesi compiono un cambio inaspettato: esce Cillessen ed entra Krul. Ai calci di rigore, Krul si rivela straordinario e perfetto parando due penalty di Ruiz e Umaña facendo qualificare i Paesi Bassi alla seconda semifinale consecutiva e per i Tricolor il sogno svanisce sul più bello, ma possono essere soddisfatti di questo mondiale mettendo pressione alle big e ci sono riusciti. Questa avventura sarà da incorniciare e molto probabilmente un sogno così non si ripeterà mai più.
Un abbraccio Il Tifosino.