Nel settimo appuntamento della seconda stagione di "Piccole squadre che fanno miracoli", il mio viaggio mi porta sempre in Sicilia. Siamo a Catania una città antica con una popolazione 313.396 abitanti, è situata ai piedi dell'Etna il vulcano più attivo d'Europa. E famosa per la piazza centrale (piazza del Duomo) dove è costituita una statua pittoresca della Fontana dell'Elefante e della Cattedrale, ma soprattutto per il mercato del pesce che viene circondata da uno spettacolo vociante di ristoranti che servono pesce. Lì c'è una società calcistica, il Calcio Catania che dopo 23 anni si appresta a tornare in Serie A grazie ad un imprenditore con il nome di Antonino Pluvirenti.

Siamo nella stagione 2006-2007, gli Etnei sono pronti a giocare nella massima categoria. La squadra è saldamente in mano a Pasquale Marino (anch'esso artefice del ritorno in A del Catania), l'obiettivo principale è la salvezza, in quella rosa giocarono un giapponese con il nome di Takayuki Morimoto, Juan Vargas, un giovanissimo Giuseppe Mascara e Mariano Izco. L'inizio è buono, i Rossoazzurri ottengono 13 punti nelle prime dieci giornate, ma il 19 novembre la squadra incassa una sconfitta umiliante contro la Roma per 7-0 (peggior risultato per i catanesi). Tuttavia il Catania a sorpresa si trova a chiudere il girone di andata in quarta posizione con 29 punti, il mister e la squadra ci credono, vogliono arrivare fino in fondo. Il sogno però si infrange nella seconda parte del campionato; i catanesi non vinceranno per ben 15 partite scivolando al quattordicesimo posto. Dopo due pareggi consecutivi gli uomini di Marino tornano finalmente alla vittoria battendo per una rete a zero l'Udinese. Il rischio retrocessione è dietro alle spalle, devono assolutamente vincere le restanti partite per restare in Serie A. Il 27 maggio 2007, gli Etnei battono il Chievo per tre reti a uno e si salvano. 

Arriviamo alla stagione 2007-2008, il Catania ingaggia come allenatore Silvio Baldini. Il mercato degli Etnei viene totalmente rivoluzionato, nella città siciliana arrivano Albano Bizzarri, Matias Silvestre e un centrocampista che terrà sott'occhio una big d'eccezione: Jorge Martinez. Il girone di andata dei Rossoazzurri si conclude alla grande, la squadra chiude all'undicesimo posto in campionato con 22 punti a +6 dalla zona retrocessione. La seconda parte della stagione è caratterizzata da un calo drastico e con un cammino strabiliante in Coppa Italia. Gli uomini di Baldini, dopo aver eliminato la Triestina, il Milan agli ottavi e l'Udinese ai quarti, si giocano per la prima volta nella storia una semifinale di Coppa Italia; all'andata si impone la Roma per una rete a zero e quando il Catania sembrava crederci nella semifinale di ritorno, il sogno si interrompe con un pari. In campionato la squadra precipita dall'undicesimo posto alla zona retrocessione, dopo la sconfitta contro il Torino Baldini rassegna le dimissioni, il club viene affidato a Walter Zenga (ex portiere dell'Inter). L'esordio è vincente, il Catania vince per 3-0 contro il Napoli e il mister carica la fiducia attraverso i compagni, devono raggiungere l'ennesimo obiettivo salvezza. Il finale di stagione sarà quasi fortunato, gli Etnei grazie al pari contro la Roma si salvano per un palo perchè se i Rossoazzurri perdevano e l'Empoli vinceva venivano retrocessi.

Walter Zenga nonostante la salvezza raggiunta viene confermato sulla panchina del Catania. La società acquista nel mercato estivo Tomáš Košický, Pablo Ledesma, Ezequiel Carboni e Gianvito Plasmati. In campionato, gli Etnei iniziano col piede giusto dove riesce a raggiungere il primo posto a quota 14 punti prima di perdere contro l'Udinese alla nona giornata. Dopo un inizio convincente, il Catania avrà qualche difficoltà nelle partite in trasferta e chiuderà al quindicesimo posto nella prima parte del campionato a +10 dalla zona retrocessione. Con due vittorie consecutive, gli uomini di Zenga si allontanano dalla zona retrocessione, aggiungeteci anche che Giuseppe Mascara fece un goal da centrocampo (uno dei goal più belli della stagione), il telecronista di Sky Maurizio Compagnoni disse:

"Che goal!!! Che goal!!! Non ci credo!!! Mascara meglio di Maradona e Beckham!!! Questo è un goal che farà il giro del mondo. Questo goal lo vedranno anche a Tonga."
Stessa cosa accadrà il 15 marzo 2009, quando un'altro telecronista di Sky commenta un'altro goal di Mascara nel match contro l'Udinese:
"Mascaraaaa!!! Riaprite il segnale a Tonga, un'altro goal meraviglioso da metà campo."

Nonostante tutto questo, i Rossoazzurri chiudono il campionato al quindicesimo posto ottenendo per il terzo anno consecutivo la salvezza. Al termine della stagione Walter Zenga lascia la panchina del Catania.

Giungiamo alla stagione 2009-2010, alla corte del Massimino arriva Gianluca Atzori. Nel mercato estivo arrivano Mariano Andujar, Blazej Augustyn, Giuseppe Bellusci, Nicolas Spolli, Pablo Barrientos, Gennaro Delvecchio, un certo Adrian Ricchiuti e Maxi Lopez. Il campionato parte malissimo, la squadra ottiene tre sconfitte consecutive, la prima vittoria arriverà soltanto il 18 ottobre 2009 contro il Cagliari e quando tutto sembrava ancora in piedi, il Catania precipiterà in ultima posizione con soli 9 punti. La società decide di esonerare Gianluca Atzori e al suo posto arriva Siniša Mihajlović che avrà il compito più importante: trascinare il Catania verso un miracolo inaspettato. Il tecnico serbo si mostra fiducioso e dopo la sconfitta contro il Livorno, gli Etnei il 18 dicembre battono clamorosamente la Juventus per due reti ad uno, sarà l'inizio del miracolo "Made in Siniša". Il girone di ritorno sarà straordinario, la squadra si rialza in maniera compatta ed esce dalla zona retrocessione, batte l'Inter capolista per 3-1 e la Fiorentina per 1-0, la matematica salvezza arriva il 9 maggio 2010 quando il Catania pareggia contro il Bologna. Quest'uomo ha fatto un capolavoro facendo uscire una squadra che stava per retrocedere verso un impresa senza precedenti, i tifosi sono felicissimi e voglio ancora di più dalla società.

Dopo l'addio di Siniša Mihajlović, la società affida la panchina a Marco Gianpaolo. Insieme a lui arrivano: un giovanissimo Alejandro Gomez (El Papu), Ezequiel Schelotto, Francesco Lodi e Gonzalo Bergessio. La nuova stagione inzia ancora una volta con il piede giusto, però diventa a due facce nel senso che in casa è imbattuta, in trasferta ha più difficoltà. Il girone di ritorno si conclude con gli Etnei che si posizionano al sedicesimo posto con 21 punti a +3 dalla zona retrocessione. Però il 19 gennaio 2011, Marco Gianpaolo al termine della partita contro il Chievo (finita per 1-1) rassegna le dimissioni, al suo posto arriva Diego Simeone. Il tecnico argentino trascina la squadra verso l'ennesima salvezza con un tredicesimo posto, a fine stagione decide di lasciare la panchina per poi tornare ad allenare pochi mesi dopo con l'Atletico Madrid.
Con l'addio di Simeone, la società siciliana decide di affidare la panchina a Vincenzo Montella. Per il Catania si preannuncia una stagione da sogno, l'inizio è convincente dove riesce a fermare prima la Juventus e poi l'Inter dove vince in casa per due reti ad uno, la squadra è autore di un buon girone di ritorno confermandosi così una vera sorpresa del campionato. Nella seconda parte, conferma lo stesso trend visto nel girone di andata con i risultati al di sopra delle aspettative arrivando a lottare per un posto in Europa League, però a causa di un calo drastico dei Rossoazzurri, Montella chiude la stagione all'undicesimo posto in classifica.

Il Catania dopo un campionato positivo decide di cambiare guida tecnica. Alla corte degli Etnei arriva Rolando Maran, i tifosi vogliono un solo obiettivo: l'Europa. All'avvio della nuova stagione, la squadra centra 8 vittorie nelle prime 12 partite e vede confermarsi lo stesso livello della scorsa stagione arrivando a lottare di nuovo per l'Europa League. Il Catania ci prova in tutti i modi per raggiungere una storica qualificazione continentale trascinato dal Papu Gomez e da un gioco che da spettacolo, i siciliani sembrano avviarsi verso un sogno che purtroppo si infrange sempre sul più bello. Gli Etnei chiudono il campionato 2012-2013 con uno storico ottavo posto come nelle stagioni 1960-1961, 1963-1964 e 1964-1965 superando addirittura l'Inter a quota 56 punti (nuovo record in Serie A). 
Dopo questo sogno, i Rossoazzurri nell'annata 2013-2014 vengono retrocessi in Serie B nonostante una lotta serrata per la salvezza che si concluderà con un diciottesimo posto che vuol dire: Arrivederci Serie A. Otto stagioni dove il Catania ha regalato una gioia a tantissimi tifosi siciliani, un club che dovrà affrontare mille problemi che avverranno negli anni a venire.
Nonostante la salvezza in Serie B, il Catania viene retrocesso in Lega Pro dalla giustizia sportiva a causa delle partite truccate, per garantire la permanenza nella seconda categoria dei siciliani, sarà un buio totale, ma la società continua a lottare per tornare al vertice, ha sfiorato di tornare in Serie B alcuni anni dopo ma senza successo, c'è molto da fare.
In questi giorni, ho letto una notizia dove Joe Tacopina ha acquistato il 100% delle quote azionali del Catania, ha in mente un nuovo progetto con il consueto ritorno verso la Serie A. Speriamo di rivederla al più presto, ci manca questa club perchè ha fatto sognare tutta la città, con merito, con coraggio e con i tifosi che onorano questi colori.

Un abbraccio Il Tifosino