Neanche il tempo non di esordire, ma nemmeno di arrivare e già su Piatek si sono scatenati tutti i nostri "nemici".
I più gentili, per intenderci, parlano di pacco colossale. Al giovane polacco viene imputata principalmente la mancanza di un pedigree (come se i campioni nascessero solo in Argentina/Brasile) e l'essere stato preso a poco dal Genoa e rivenduto a tanto in soli 6 mesi...
Tutto legittimo per carità, salvo definirlo "pacco" in maniera preventiva. Una pratica frequente, da parte di detti esperti che avevano battezzato allo stesso modo gente come Bakayoko o ironizzando su Paquetà.

Per il momento il giovane giocatore ha mostrato di vedere bene la porta e una certa confidenza con il gol. Così tanto per creare problemi, i suoi detrattori sostengono che al Milan non avrà molti palloni giocabili, perchè il centrocampo non è capace di giocare per le punte. Come se Suso o Chalanoglou facessero un lavoro a parte. Come se Cutrone i gol che ha fatto, li avesse fatti partendo dalla sua area di rigore e dribblando tutti.
A proposito, l'altro grandissimo argomento contro è proprio relativo alla convivenza con Cutrone. Definiti troppo uguali. Ma magari! Almeno staremo più tranquilli avendo gente con fame, che è possibile alternare. 

Ora comunque tocca a Piatek, che fino a novembre piaceva a tutte le grandi del nostro campionato e i cui tifosi ora fingono di dimenticarsene. La rete consente di "viaggiare indietro nel tempo" e nelle dichiarazione, dunque provare per credere. Al nostro nuovo attaccante il compito di ricacciare a pallonate in rete tutti questi commenti illuminati al mittente. D'altra parte la cultura calcistica di questo intero Paese è nota, specie sui giovani ci vede lungo.  
Piatek ha da poco superato i 20 e ha una voglia matta di giocare nel Milan, alla faccia di supposti campioni con più anni che trofei.
A proposito... adios hombre.