La partita di Domenica delle 20,30 vedrà difronte due squadre che hanno fatto il vuoto dietro di loro. La Juventus ha però accumulato un vantaggio di 13 punti sul Napoli colpevole di non aver capitalzzato le occasioni avute contro Milan, Torino e Fiorentina e che gli sono costati 6 punti. Se il divario si fosse mantenuto invariato con i 7 punti di distacco del girone di andata allora la partita di domenica avrebbe avuto un altro senso. Adesso la Juventus che sembra ancora vivere un momento negativo nel caso di sconfitta avrebbe comunque un vantaggio tale che le consentirebbe di amministrare il resto delle partite senza grossi affanni.
Il Napoli invece, se dovesse giocare per la vittoria, lo farebbe per il solo sfizio di poter dire di essere stata probabilmente l'unica compagine ad aver battuto la capolista in questo campionato. Le formazioni previste lasciano pensare che le due squadre cercheranno di portare a casa il risultato anche in vista degli impegni di coppa. Si profila quindi un pareggio annunciato che potrà essere scardinato solo da un guizzo degli interpreti migliori di entrambe le compagini.

Fanno discutere le parole dell'ex pugile Patrizio Oliva che, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha dichiarato che giocare contro la Juventus è come giocare in 11 contro 14 alludendo ai favori della terna arbitrale. Certo, come diceva Andreotti che pensare male si fa peccato ma a volte ci si azzecca, la nomina dell'arbitro Rocchi a dirigere il match del San Paolo è alquanto discutibile. Rizzoli dopo l'ultima sconfitta della Juve a Torino contro il Napoli ha mandato Rocchi ad arbitrare nuovamente la Juventus contro gli azzurri. Sarà un caso ? La stampa napoletana ritiene che la scelta sia stata una forzatura ma questa si potrà verificare solo al termine della partita. 

Una considerazione. Ormai le TV a pagamento hanno condizionato in modo inequivocabile la programmazione delle partite. Adesso si inizia il venerdì e si prosegue fino al lunedì successivo. In Spagna seguendo il modello Bundesliga hanno chiesto e ottenuto che non ci sarà più calcio il lunedì, ma solo il sabato e la domenica. Qui in Italia anche se ci sono state proteste da parte dei tifosi genoani per la partita Genoa Milan del 21 gennaio la situazione è rimasta la stessa. E il lavaggio e il condizionamento mediatico continua.