Sembra la trama di un film, eppure non lo è. Nella giornata di campionato in cui viene presentato il nuovo album Calciatori Panini prima di ogni partita, il Napoli riesce a battere la Sampdoria con un gol in acrobazia di Andrea Petagna, che ricorda proprio il gesto tecnico di Carlo Parola, calciatore anni '50, raffigurato su ogni raccolta riguardante il calcio dell'azienda modenese dal 1961. Sarà stata la presentazione pre-gara, sarà stata la maglia rossa che ricorda ancor di più quella posa presente sull'album, ma Petagna non è solamente l'uomo di questa domenica.

Andrea Petagna viene acquistato dal Napoli a fine gennaio 2020 dalla SPAL, dove resta fino al termine della stagione per poi giungere in maglia azzurra da vice Osimhen, appena acquistato dal Lille per 70 milioni e con Dries Mertens fresco di rinnovo. Inizialmente, si pensava che l'acquisto del gigante di Trieste fosse stato definito per utilizzarlo come pedina di un eventuale scambio o per arrivare ad altri obiettivi, un po' come già successo con Inglese e Ciciretti, ma nonostante tutto, l'attaccante resta in azzurro, accettando di buon grado il ruolo di terza scelta.
Non si scompone, attende la sua occasione e nel derby contro il Benevento segna il suo primo gol in azzurro, quello del definitivo 2-1, regalando i 3 punti al Napoli. Complici gli infortuni ad Osimhen e di Mertens, Petagna trova sempre più spazio e si impone, segnando e facendo segnare. Atleticamente non è Osimhen, tecnicamente non è Mertens, ma mentalmente c'è sempre e si fa trovare pronto in ogni occasione. 
Passa un anno ed è tempo di valutazioni e mentre Osimhen e Mertens sono sicuri della permanenza, il Napoli ha tentennamenti sull'attaccante italiano, che però fa presente la sua voglia di voler rimanere in ogni caso e andare via solo ed esclusivamente se il club gli imporrà questa scelta. Ultimi giorni di mercato e Petagna è vicinissimo alla Sampdoria, ma il 29 agosto 2021, succede un qualcosa di magico: Genoa-Napoli a Marassi, con  Victor Osimhen indisponibile, gli azzurri si presentano con l'attacco leggero e il risultato è fermo sull'1-1. Minuto 82, Spalletti decide di buttare nella mischia proprio Petagna al posto di Politano. Passano due minuti, punizione dalla sinistra di Mario Rui che calcia verso il primo palo, dove si avventa Petagna che spizza di testa e segna il gol vittoria per i partenopei. Genova, la città in cui il centravanti avrebbe dovuto scrivere il proprio futuro, diventa il luogo del primo passo di un nuovo futuro al Napoli. 

Dal Genoa alla Sampdoria, poteva essere il momento in cui Petagna avrebbe cambiato maglia, ma in realtà è stato il momento in cui ha scelto la sua maglia, perché dopo 19 giornate dal gol vittoria di Marassi, il gigante buono segna il gol vittoria proprio contro la Samp, l'altra metà della Genova calcistica, allo stadio Diego Armando Maradona, in sforbiciata, nella giornata in cui viene presentato l'album dei calciatori. Andrea Petagna è l'uomo copertina, mentre all'interno dell'album ci troviamo Juan Jesus, Diego Demme, Stanislav Lobotka e i cosiddetti "comprimari", che si sono caricati sulle spalle un Napoli decimato dagli infortuni, dal Covid-19 e dalle partenze, tranquillizzando tutti i tifosi che giustamente intimoriti, pensavano all'irreparabile.

In realtà questa situazione ci lascia un insegnamento profondo: un libro non si giudica dalla copertina, perché se non lo leggi e non lo sfogli, non saprai mai quale storia ci troverai scritta al suo interno e in questo momento storico, dove la "classe operaia va in Paradiso", possiamo goderci appieno questo gesto atletico di un ragazzone di 190cm che in un attimo ha riportato il sereno negli occhi dei tifosi, nonostante il periodo storico delicatissimo, proprio nel momento più inaspettato, dove tutti guardavano l'arbitro per un ipotetico calcio di rigore, lui non si è scomposto, anzi, si è coordinato e con una carezza al pallone in sforbiciata, indirizza il pallone in rete... e che rete!

Non sarà mai un top player, non sarà mai un fuoriclasse, ma in quanto a personalità e sacrificio, nell'abilità a tenere palla e far salire la squadra, Andrea Petagna non è secondo a nessuno, anzi, è un emblema e un esempio di coraggio, umiltà e determinazione, prova vivente che col duro lavoro e col giusto impegno, prima o poi, i risultati arrivano e la ricompensa qual è? Semplice, lasciare un ricordo indelebile negli occhi e nel cuore della gente, proprio come questo magnifico gol che anche solo per un attimo, ha fatto dimenticare a tutti ogni tipo di problema. Aggiungiamo che se poi durante l'intervista questo ragazzo di 26 anni si emoziona e chiede di riguardare il suo gol, vuol dire che il gioco vale la candela ed è questa la vera felicità: sapere di valere e dimostrare a tutti, ma soprattutto a se stessi che la strada scelta è quella giusta.