Peso el taccon del buso. Questo modo di dire, dialettale, vuole accentuare quanto sia semplice, nel tentativo di rimediare ad una rottura o ad un buco, su un vestito o altro, mettere una pezza, invece di rammendare con cura e attenzione, riuscendo però a fare peggio.

E' superfluo evidenziare quanto la "saggezza popolare" abbia sempre avuto le idee chiare.
Quel saper tramandare usanze, riti e valori, sul quale tutto il mondo, in modi diversi, ma ugualmente costruttivi, ha poggiato il proprio percorso. La mia generazione aveva una strada tracciata su come affrontare il futuro, basata principalmente su tre "pilastri": Famiglia, Chiesa e Stato e difficilmente si rischiava di perdersi.
Siamo cresciuti con una frase che ha ronzato costantemente nelle nostre orecchie: "Prima il dovere e dopo, il piacere", mentre i nostri nonni il dopo, non lo avevano neppure conosciuto. Se guardiamo al boom economico, all'ondata di benessere che ha investito tutta l'Europa, ma specialmente a quel desiderio di comodità e benessere, che accomuna tutti i popoli, neppure la peggiore delle Cassandre, avrebbe potuto prevedere questa brusca inversione di marcia. Eppure è successo ciò che non ci aspettavamo. Si è creduto, o se preferite, si è fatto credere, che non servisse più seguire una "strada" per arrivare alla vetta, o all'obiettivo prefissato, ma che esistevano le "scorciatoie".

Ecco che agli "onesti", sono stati preferiti i "furbi", ai "lavoratori", gli "adattati", ai "cittadini", gli "elettori" e così via.
La cosa peggiore è stata la "propaganda", finalizzata a portare le masse al "pensiero unico", cioè a sostituire valori collaudati e consolidati, con il "nulla atomico". Quel passaggio da "partitica" a "politica", la cancellazione della "meritocrazia" per "convenienza". Famiglia, Chiesa e Stato, sostituiti nella migliore delle soluzioni, da Comunità, Progresso e Europa. La facilità con cui si è sgretolato ogni principio, logico e non, quelli per i quali, milioni di uomini e donne, hanno sofferto, lottato e si sono battuti, primo fra tutti il diritto al lavoro, sono tutti svaniti sotto i nostri occhi. 

L'uso del termine, Democrazia, inflazionato a proprio piacimento, mentre Comunismo o Fascismo, svuotati di ogni riferimento storico, sono diventati utili solo per intimorire chi non si allinea a testa bassa. La cosa fin troppo evidente è che non può esserci Democrazia se non si garantiscono a TUTTI, le stesse opportunità, siano essi uomini o donne.
Non può esserci Democrazia, se non si garantisce che le leggi vengano applicate e le sentenze rispettate. Non può esserci Democrazia, se chi delinque ha sempre più opportunità degli onesti. Correggere gli sbagli, eliminare le ingiustizie o semplicemente migliorare la vita nel mondo, scrivendo comodamente da una tastiera del pc, non è forse questo il desiderio di molti nel inviare messaggi, più o meno condivisibili, nel mondo del web? Come sono lontani i tempi delle manifestazioni, il desiderio di scendere in strada a gridare il proprio dissenso. Ora in piazza non si va neppure per bere lo spritz, figurarsi se alla nostra età ci mettiamo a fare "battaglie su valori calpestati" o altro.
Ci pensino i giovani, i salotti buoni, alla peggio le trasmissioni televisive, oppure ci sarà pure un politico, dico UNO, in grado di cavalcare l'insoddisfazione popolare?
Il fatto è che i giovani sono i nostri figli, cresciuti con "modelli sociali" sempre più svuotati di valori, così come i "salotti buoni" dove trionfa l'ideale socialista, nel rispetto di fantomatiche etiche religiose, senza trascurare gerarchie consolidate, di tutt'altro stampo, sono il lato peggiore di una "Intelligenza" priva di prospettive.
Sulle trasmissioni televisive stendiamo un velo pietoso, mentre sui politici l'elenco è talmente lungo che non smaschera solo la nostra faciloneria ad aggrapparci ad un " fantomatico/a salvatore o salvatrice", ma cosa ben più grave, non può scrollarsi di dosso quella cappa, mafiosa e massonica che aleggia costantemente sulle nostre teste. Abbiamo votato indistintamente i vari, Andreotti, Prodi, Berlusconi, Dalema, Fini, Casini, Bossi, Renzi, Bersani, i sottoposti di Grillo, la Meloni, Salvini o molti altri, con quali risultati se oggi a rappresentarci c'è un bancario, apparentemente più affascinato dall'America, che dall'Europa, ma certamente non votato da nessun cittadino italiano?
E' forse cambiato, in meglio, qualche cosa? 

In questo mix di considerazioni, esposto in modo fin troppo generico e semplicistico, c'è il tentativo di evidenziare quanto sia ancora bello cercare di confrontarci, dibattere su posizioni diverse, credendo di poter proporre soluzioni (più o meno giuste), mentre la "cruda realtà" è tutt'altra. La guerra in Ucraina, ovvero l'invasione Russa, con la conseguente corsa, a parole, di prendere le difese dello Stato invaso, è lo specchio di quella "verità" che viene usata a proprio piacimento. La gente "pura", ci crede, si schiera apertamente, nella convinzione di essere nel giusto. Purtroppo questa guerra è combattuta in terra Ucraina, da quegli abitanti, ma la posta in gioco è tutt'altra. Si promettono armi, ma poi si inviano i "fondi di magazzino". Si rifiuta la PACE, ma non si interviene militarmente per fermare il conflitto. In vita mia ho sedato molte baruffe, anche violente, dividendo i contendenti, non certo pensando di passare bastoni, tira pugni o peggio, al più debole.

La nobile visione di un'Europa Unita è naufragata fin dal nascere, poichè si scontra con le esigenze a aspirazioni dell'America. Convinta la Gran Bretagna ad uscirne, doveva solo evitare un eventuale apertura verso la Russia. Personalmente ho sempre scritto che questa guerra andava evitata, l'Ucraina doveva accettare la neutralità, rinunciare alla Crimea e riconoscere una Autonomia "limitata", alle zone in guerra da otto anni. Una posizione da ITALIANO, quale sono, giustamente non condivisa dagli Ucraini, ma veramente pensate che il finale avrà un esito diverso? Quale sarà il prezzo pagato, non solo in vite umane? 
L'Ucraina sta resistendo. Può vincere la guerra e respingere i russi. Questa è la narrazione, mentre la realtà è ben diversa e le truppe russe avanzano, lentamente per non aggiungere morti ai già numerosissimi subiti, ma bombardando a tappeto dove vogliono espandersi. Intanto ai profughi sparpagliati per tutta europa e accolti con infinito affetto si aggiungono migliaia di Rom ed inizia a serpeggiare il malumore. I prezzi si impennano, la forbice sociale, si allarga e l'economia mondiale trova altri protagonisti.
L'Europa, culla del Mondo, oggi si appresta ad essere la brutta copia dell'America. Ecco perchè appare scontato che il "taccon" sia ben peggiore del "buco".