Ci sono treni che passano una sola volta nella vita, e se si perdono non si possono recuperare. Non si vuole creare pessimismo, di treni poi ne passano tanti nella vita migliori di quelli che si sono persi, tuttavia nel calcio, e in particolare in questa situazione, per due difensori del Pescara del passato il treno che persero fu un rimpianto che ridimensionò le proprie carriere, che comunque furono buone anche se non di altissimo livello, e per uno di essi nella vita c'è stata una battaglia più difficile da vincere di una partita di calcio. Si tratta di Daniele Gregori e Massimiliano Giacobbo, due difensori centrali che militarono insieme nel Pescara. Giacobbo poteva giocare anche come centrocampista centrale. Inizio scrivendo di Massimiliano Giacobbo perché su Daniele Gregori mi dovrò soffermare maggiormente per degli eventi non piacevoli accaduti nella sua vita privata, fortunatamente risolti per il meglio.

Massimiliano Giacobbo nasce a Cittadella il 15 luglio del 1974. E' stato un centrocampista centrale, il suo piede preferito era il destro, ma quando arrivò a Pescara fu proposto come difensore centrale con ottimi risultati. Difensore completo, di buon piede, abile nell'anticipo e nei contrasti oltre che nel gioco aereo. E' cresciuto nelle giovanili della Juventus con il quale esordirà in prima squadra e nei professionsti nella Serie A italiana il 6 giugno del 1993 e non aveva ancora compiuto 17 anni. La Juventus nel 1992/93 vinse la Coppa Uefa ma Giacobbo, pur avendo esordito in campionato, non giocò mai nella competizione europea. L'anno dopo, nell'annata 1993/94 passa al Foggia e vi resta per tre stagioni, fino al 1995/96, e i primi due anni in Serie A con la maglia del Foggia accumula 10 presenze. Nella stagione 1996/97 milita nel Gualdo, nel 1997/98 nel Casarano, nel 1998/99 nell'Arezzo, e nel 1999/2000 approda al Pescara, dove resterà anche la stagione successiva, nel 2000/2001. Con il Pescara passa da centrocampista centrale a difensore centrale e fa coppia con Daniele Gregori. Nel gennaio del primo anno in biancazzurro di Giacobbo e Gregori ci fu l'interesse di diversi club, tra cui quello della Fiorentina che rumors dissero disposti ad offrire circa 10 mld di lire all'epoca. Pietro Scibilia, allora patron biancazzurro e presidente del Pescara rifiutò ogni tipo di offerta. Tuttavia la Fiorentina, nel 2002 fu rifondata a seguito del suo fallimento e rinominata Florentia Viola per un anno e vide i Della Valla subentrare a Vittorio Cecchi Gori. Comunque sia per Giacobbo che per Gregori sarebbe stata tutta un 'altra musica passare alla Fiorentina e magari essere allenati da Giovanni Trapattoni o Claudio Ranieri, che in quel periodo sedettero sulla panchina viola. Infatti la carriera di entrambi proseguì in piazze minori nonostante i grandi campionati che fecero con la maglia del Pescara. Dopo i  trascorsi a Pescara, Giacobbo nel 2001/2002 passa all'Ancona e qui resta un anno e verrà allenato anche da Luciano Spalletti, che subentrò ad un esonerato Fabio Brini e allenò la squadra anconetana dalla 19esima giornata alla 38esima. Nel 2002/2003 passa a giocare nel Messina. Nel 2003/2004 torna ad Ancona, in Serie A in un annata negativa che lo vide scendere 4 volte in campionato e arrivare 18esimo in Serie A, all'epoca a 18 squadre, e retrocedere in Serie B. Quell'anno fu un disastro per l'Ancona dell'allora patron Ermanno Pieroni che non solo finì ultimo ma nel tentativo di salvarsi comprò giocatori su giocatori e chiuse l'annata con una rosa extralarge dove si avvicendarono ben 55 calciatori! Un qualcosa di assurdo, tra cui un fuori forma Mario Jardel, bomber brasiliano che fece faville con la maglia del Porto, Eusebio Di Francesco, Dario Hubner, Maurizio Ganz, Milan Rapaic, Giampiero Maini, Corrado Grabbi, Paquale Luiso, Alessio Scarpi, Daniele Daino e Cristian Bucchi. E come allenatori si avvicendarono Leonardo Menichini, Nedo Sonetti e Giovanni Galeone, quest'ultimo molto amato dalla piazza pescarese insieme a Zdenek Zeman per aver portato il Pescara in Serie A. Dal 2004 fino al 2007 giocherà nel Cittadella, sua città natale, dove chiuderà la carriera. Ha dichiarato che ha avuto vari problemi alla schiena da quando aveva 21 anni che sicuramente non gli hanno facilitato la carriera. Ha stretto i denti ma alla fine, nel 2007 ha dato l'addio al calcio giocato. A Pescara ha investito in uno stabilimento balneare.

Daniele Gregori é nato a Foligno il 18 febbraio del 1976. E' stato un difensore centrale. E' cresciuto nelle giovanili della squadra de L'Aquila, dove esordirà in prima squadra nel 1996/97. Nel 1997/98 e nel 1998/99, dopo essere tornato temporaneamente nel 1998 a L'Aquila, giocherà nella Sambenedettese. Dal 1999 fino al 2001 insieme a Giacobbo gioca a Pescara. Dal gennaio 2001 fino al 2003 gioca nel Como. Nel 2003/2004 passa al Genoa per poi a gennaio del 2004 tornare a giocare nel Como. Nel 2004/2005 passa alla Salernitana e nel gennaio del 2005 passa al Venezia. Dal 2005 fino al 2008 gioca nella Pro Sesto. Nel 2008/2009 gioca con il Benevento. Dal 2009 fino al 2011 gioca nella squadra della sua città, nel Foligno. Chiuderà la carriera tra Angelana e Todi e nel 2012 si ritira dal calcio giocato. Ha vinto un campionato di Serie B con il Como nel 2001/2002. Tuttavia Daniele Gregori ha vinto una battaglia più importante nella sua vita rispetto a quello per la quale si difendeva in campo dagli attacchi degli avversari per proteggere la sua porta. Dimostra quindi di saper difendere bene anche nella sua vita privata. Nell'agosto del 2010 fa la triste scoperta di avere il cancro. Quella che sembrava una cisti si é rivelato invece una forma di tumore al testicolo. L'essere stati celeri nell'intervenire e nel fare l'operazione ha facilitato il recupero dell'ex difensore centrale del Pescara. Gregori, dopo aver sconfitto il tumore ed essersi difeso benissimo anche grazie all'intervento chirurgico e ad alcuni cicli di chemioterapia, dichiarerà che é stata la battaglia più dura della sua vita e che é stata una fortuna uscirne abbastanza bene in tempi relativamente brevi e che avere un fisico da sportivo aiuta perché il corpo resiste meglio ai farmaci.

E' sicuramente andata bene a Gregori, che ha gioito per questa sua battaglia vinta contro il Cancro. Giacobbo e Gregori potevano sicuramente ambire almeno a stare in piazze piccole della Serie A. Se fossero passati alla Fiorentina probabilmente avrebbero giocato molto di più a livelli più alti. Tuttavia con il Pescara calcio hanno lasciato un buon ricordo.