Il Pescara deve assolutamente salvarsi. Costi quel che costi. E per fare tutto questo, il delfino ha fatto un mercato imponente per cercare in qualche modo di agguantare la permanenza in Serie B.

Acquisti: José Machin (Monza), Frederik Sorensen (svincolato), Jens Odgaard (Sassuolo), Nicola Rigoni (Monza), Massimo Volta (Benevento), Abdallah Basit (Benevento), Andrea Tabanelli (Frosinone), Niccolò Giannetti (Salernitana), Daniele Dessena (Brescia) Cessioni: Christian Ventola (Arezzo), Andrea Di Grazia (Arezzo), Gennaro Borrelli (Juve Stabia), Christian Bunino (Monopoli), Milos Bocic (Pro Sesto), Samuele Pascali (Cosenza) Edgar Elizalde (Juve Stabia), Giuseppe Ciafardini (Vastese), Luca Antei (Benevento), Luca Crecco (Cosenza), Pawel Jaroszynski (Salernitana), Amadou Diambo (Benevento), Riccardo Rossi (Benevento)

E' sicuramente una rivoluzione, una mossa di disperazione. La classifica è corta e questo significa che il Pescara può ancora salvarsi e uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. Basta un niente per ritrovarsi da ultimi a quart'ultimi. Non sarà facile, anzi, sarà estremamente difficile, ma il Delfino è chiamato a fare questa impresa. Sicuramente stanno mancando gli apporti dei veterani, di quelli più esperti in rosa. In una squadra di giovani, i trascinatori devono essere gli elementi esperti, eppure gente come Galano o Salvatore Bocchetti non stanno rendendo come ci si aspetta. Sono chiamati ad alzare l'asticella delle loro prestazioni sportive. E' necessario un cambio di rotta. Sul mercato sono arrivati elementi esperti come Sorensen, difensore centrale danese ex Juventus, classe 1992, ma anche Volta, dal Benevento, che ha molta esperienza in Serie B, classe 1987, accumulata tra  Vicenza, Cesena, Sampdoria, Perugia e Benevento. Per lui anche esperienza in A con la Sampdoria e anche in Spagna, con il Levante. C'è il ritorno di Machin, in prestito dal Monza, che fece bene alla sua prima venuta a Pescara e che si spera si ripeta. E non si possono non segnalare il centrocampista Andrea Tabanelli, classe 1992, anche lui esperto della categoria grazie alle esperienze maturate nel corso della carriera con Cesena, Pisa, Lecce e Frosinone, e soprattutto Daniele Dessena, centrocampista classe 1987, che vanta una grande esperienza in Serie A ma anche in B. Serie A tra Parma, Sampdoria, Cagliari, Brescia, e Serie B con esperienze accumulate nella cadetteria con le maglie di Sampdoria, Cagliari e Brescia. E' un rinforzo che può rivelarsi veramente prezioso.

Sarebbe stato meglio magari riuscire a prendere una punta esperta della Serie B con tanti gol in cadetteria all'attivo, ma bisogna confidare nella crescita di gente come Damir Ceter e Jens Odgaard. In avanti è arrivato Niccolò Giannetti, esperto attaccante classe 1991, che tuttavia non è mai stato un grande goleador. In Serie B la sua annata migliore a livello di score realizzativo è stata nell'annata 2015/2016 con la maglia del Cagliari, 29 presenze in B con 10 reti. Nel 2018/2019 con il Livorno in B  realizzò 8 reti in 25 presenze e ha avuto anche Breda come allenatore.

Roberto Breda imposta il Pescara con il 4/3/2/1, la cui formazione titolare base potrebbe essere: Fiorillo, Balzano (Raoul Bellanova), Sorensen, S. Bocchetti, Masciangelo, Dessena, Valdifiori, Omeonga, Maistro, Machin, Odgaard (Ceter). Gli altri giocatori sono per quanto riguarda i portieri: Del Favero, Alastra, A. Sorrentino, N. Radaelli; i difensori: Volta, Scognamiglio, Drudi, Guth, Nzita; i centrocampisti: Memushaj, Tabanelli, Busellato, N.Rigoni, A. Basit, L. Fernandes, A. Ricciardi, D. Vokic; gli attaccanti: C. Capone, C. Galano, Arlotti, N.Giannetti, N. Belloni.

35 giocatori in organico. Un po' per il Covid 19 e i relativi stop derivati da questo virus, ma in genere quando l'annata è difficoltosa più del previsto, si tenta il tutto per tutto e si comprano giocatori su giocatori nella speranza di trovare i rinforzi giusti che portano una svolta positiva. Il Pescara balla in difesa, più per errori individuali che altro, e subisce troppo, e segna davvero poco. Insomma, occorre una svolta totale, che si spera possa essere portata dai nuovi acquisti, molti dei quali portano in dote una notevole esperienza per la cadetteria. Bisogna che portino una svolta anche mentale. Specialmente i giovani, probabilmente si immaginavano di venire a Pescara e fare un altro tipo di campionato, più tranquillo.
Non è così: c'è da rimboccarsi le maniche e con il coltello fra i denti lottare in ogni partita per strappare una miracolosa salvezza. Breda con il Livorno è stato capace di salvarsi all'ultima giornata per un punto. A Pescara si ritrova in una situazione altrettanto difficoltosa come quella annata che ha vissuto a Livorno. Sarà dura, è molto difficile, non è impossibile, ma ci sarà da penare per salvare il delfino dalle sabbie mobili della Serie C e per mantenerlo nel suo habitat naturale: la Serie B.