Ci si aspettava un inizio di campionato di Serie C completamente diverso da parte della Pescara Calcio. L'organico a disposizione del delfino è sulla carta competitivo, ma poi sul campo non sta confermando le aspettative. Ci sono elementi come Valdifiori, lo stesso Marilungo, Galano, gente di categoria superiore che non si è calata minimamente nella nuova realtà, e ha deluso le aspettative. Nelle ultime 10 gare di campionato il Pescara ha racimolato la miseria di due vittorie, ma non solo, è già stato eliminato dalla Coppa Italia di Serie C nel derby contro il Teramo perso per 1 a 0. Una coppa che il Pescara doveva e poteva puntare a vincere. Lo stesso Auteri è piuttosto altezzoso e in qualche conferenza stampa ha dato dei segni di irritabilità, che ci possono anche stare quando la tua squadra perde. Non sempre ha avuto il polso della situazione. Auteri ha una ingente esperienza per questa categoria, pure se negli ultimi anni non ha raccimolato esperienze trionfali. Sicuramente il tecnico può essere messo nel banco degli imputati per questo inizio altalenante di stagione.
Ferrari, De Marchi e D'Ursi sono tra gli elementi migliori nelle file del delfino, sono coloro che stanno fornendo le migliori prestazioni
. C'è stato l'infortunio di Di Gennaro in porta che ha portato il Pescara a dover ricorrere al mercato degli svincolati ingaggiando il portiere nativo di Pescara Alessandro Iacobucci, ex Parma tra le altre e ultima stagione nelle file del Frosinone.
L'umore della piazza è ai minimi storici ed è comprensibile visto che il Pescara non affrontava l'inferno della Serie C da 11 anni. Tornare in Serie B può sembrare un miraggio se nel mercato di gennaio i biancazzurri non si rinforzano a dovere e soprattutto non c'è subito un cambio di rotta positivo. Si sperava che il Pescara ammazzasse il campionato di C, e invece la realtà è che questo campionato si sta rivelando molto più arduo di quanto si pensasse all'inizio per il delfino.
Non sarebbe sbagliato valutare un cambio di allenatore. E' difficile trovare tecnici che in corsa accettino il delfino e che siano diversi da Auteri. Il rischio è di essere punto e daccapo. Anche dare entusiasmo alla piazza deve essere un obbiettivo della società. A volte serve anche il nome per riaccendere un po' l'entusiasmo dell'ambiente. Del Piero e Daniele De Rossi hanno superato brillantemente l'esame di Coverciano e sono abilitati ad allenare in C. Di certo un loro ipotetico ingaggio potrebbero dare entusiasmo a molti supporter biancazzurri. E l'entusiasmo potrebbe essere un ottimo alleato per la stagione del delfino, che in qualche modo andrebbe a compensare il rischio e la mancata esperienza sulla panchina. Del Piero allenatore del Pescara è utopia come Daniele De Rossi, che tra l'altro è nello staff della nazionale italiana con Roberto Mancini, ma sono nomi a titolo di esempio, anche perchè non vogliono certamente rischiare di bruciarsi alla loro prima esperienza. Anche Bobo Vieri è diventato neo allenatore Uefa. Profili giovani come Matri, Pazzini, Maccarone, Montolivo, Torrisi, sono nomi che il Pescara se vuole prendere una strada rischiosa ma affascinante e opposta a quella che sta percorrendo per le scelte della panchina biancazzurra, può quantomeno prendere in considerazione. Tuttavia il delfino non prenderà questa strada. Per il momento si prosegue con Auteri, ma è evidente che se non c'è una svolta e i risultati non migliorano da subito, il delfino sarà costretto a cambiare coach, e realisticamente nomi come quello di Bepi Pillon, e sarebbe un ritorno o quello di Roberto Stellone, già in passato accostato alla panchina del Pescara sono nomi più plausibili e credibili per la panchina della squadra abruzzese.
Daniele Sebastiani ha sempre dichiarato che è disposto a vendere il Pescara se si presenta un soggetto serio e che abbia delle precise garanzie e sia solido a livello economico. Questo purtroppo non avviene da tempo e il Pescara resta ben saldo nelle mani di Sebastiani. La speranza sarebbe un ritorno al timone del club di Peppe De Cecco, colui che portò Zdenek Zeman al Pescara e portò i biancazzurri in Serie A. De Cecco non è uno da spese pazze però è concreto, solido economicamente e sono certo che con lui quantomeno il Pescara, una volta tornato in B, si stabilizzerebbe nella categoria e De Cecco garantirebbe solidità economica, pur essendo sobrio ed equilibrato nelle spese. Ed è comunque sempre il presidente che ha portato il Pescara in Serie A, e di certo ha lasciato un buon ricordo nella sua avventura al timone del delfino biancazzurro. Darebbe entusiasmo all'ambiente. 
Sebastiani era l'amministratore delegato di quel Pescara con De Cecco presidente.
A proposito di De Cecco, il Pescara non si allena più a Poggio degli Ulivi, di proprietà dello stesso imprenditore della pasta. In un primo momento si pensava che il Pescara potesse rilevare il centro sportivo da De Cecco e quindi avere così un centro sportivo di proprietà. Le cose non sono andate così e il Pescara successivamente si è aggiudicato per i prossimi 36 mesi vincendo il bando la concessione dello stadio comunale "Ughetto Di Febo" di Silvi Marina. Questo centro sportivo ha tra l'altro due campi da calcio regolamentari, uno in erba sintetica e uno in erba naturale. E' sicuramente positivo ma personalmente spero sempre in qualcosa di definitivo, ovvero che il delfino abbia un suo centro sportivo di proprietà, anche per patrimonializzare meglio il club.

Tornando a discorsi di calcio giocato, il Pescara a gennaio vedrà arrivare tra le sue fila il centrocampista Carlo De Risio, classe 1991 dal Bari dove non gioca. Il centrocampista è abruzzese ed è nativo di Vasto. Ovviamente occorrono anche altri rinforzi e il Pescara a gennaio sarà molto attivo sul mercato, sia quello in uscita che in quello in entrata. E se non dovesse migliorare nei risultati in breve tempo, sicuramente ci saranno movimenti anche per quello che concerne la panchina biancazzurra.