Il Pescara deve ripartire dalla Serie C e deve scegliere la sua nuova guida tecnica. Il nuovo direttore sportivo è Daniele Delli Carri, che già in passato è stato direttore sportivo del delfino dopo esserne stato anche calciatore.

Uno dei nomi che sta emergendo per la panchina biancazzurra è una ipotesi affascinante ed è il ritorno di Zdenek Zeman

Il tecnico boemo classe 1947 è ancora in pista e ha portato il Foggia a fare i play off poi persi contro la Virtus Entella al primo turno. Dopodiché delle incomprensioni con la società lo hanno portato a separarsi dal Foggia.

È apparso stranamente uno striscione della frangia più calda della tifoseria del Pescara che contestano Sebastiani, il nuovo Ds Delli Carri e lo stesso Zeman dopo che si è fatta strada l'ipotesi del suo ritorno.

Ovviamente non rappresentano tutta la tifoseria ma solo una frangia di essa che non è la maggioranza. Io sono favorevole al ritorno di Zeman. Mi rendo conto che non è più di primo pelo ma è un tecnico di una comprovata esperienza e che conosce molto bene anche il mercato e i giovani promettenti e ha esperienza in tutte le categorie professionistiche italiane e non solo, anche in Serie C.

Sebastiani ha detto che il Pescara deve puntare sui giovani e non deve snaturarsi da quello che è un suo diktat. Difatti l'anno scorso sono stati i senatori, i calciatori più esperti che dovevano fare la differenza ed essere una guida per i più giovani a tradire e ad offrire performance scadenti come Galano, Marilungo, Valdifiori e compagnia cantante. Lo stesso Auteri, tecnico di comprovata esperienza in C ma non di nome, non uno che scalda la piazza o che regala prime pagine dei giornali, è stato un flop, una delusione. 

Sebastiani ha fatto bene ad affidarsi a Matteassi e ad Auteri. Avrei fatto lo stesso. È la prima volta che la gestione Daniele Sebastiani doveva affrontare la Serie C è si è affidato a profili che conoscevano la categoria. Putroppo è andata male.

Zeman è un nome più di grido, ha portato il Pescara in Serie A, non ha bisogno di presentazioni. È un tecnico da prima pagina ma conosce anche il mercato, i giovani promettenti e può scovare talenti che potrebbero permettere al Pescara di creare valore, se si riesce a limitare le acquisizioni in prestito, e con il nuovo regolamento Uefa si sarà costretti a farlo, e di costruire una squadra che oltre a giocare un calcio estremamente gradevole, il 4-3-3 di Zeman è semplicemente poesia, potrà essere molto competitiva per poter tornare a casa, in B.

Zeman i calciatori giovani li sa scegliere. Con Delli Carri potrebbero costruire una squadra fresca e intrigante. Con un profilo come Zeman da supporter del Pescara mi sentirei tranquillo perché rappresenta un upgrade rispetto al precedente Auteri, senza ombra di dubbio.

Al Pescara viene accostato anche Alberto Colombo, un profilo che ha una buona esperienza in C, che ha fatto l'ultimo anno i play off con il Monopoli poi eliminato al secondo turno e nulla più. Non ha mai vinto nulla né ottenuto promozioni, nemmeno nelle sue precedenti esperienze, tra cui Pro Patria, Reggiana e Vicenza tra le altre. È un tecnico giovane, classe 1974, ma non è il profilo che può fare vincere il Pescara e riportarlo in B. Sarebbe una scommessa. Anche la sua carriera da calciatore è stata di livello modesto, ha giocato con squadre piccole senza balzare agli onori della cronaca. Un profilo che non è carne e né pesce.

Piuttosto se si vuole fare una scommessa e si va quasi certo sul sicuro è Daniele De Rossi, nome accostato al Pescara. Lui e Zeman sono le scelte migliori. Come casca il Pescara, casca bene con questi  due. 

De Rossi ha il padre che è stato allenatore tanti anni, Alberto De Rossi, della primavera giallorossa e adesso è responsabile delle giovanili. Daniele De Rossi è stato nello staff di Mancini all'Europeo vinto dagli azzurri.

Da calciatore ha una esperienza importantissima tra Roma, Boca Juniors ed è stato anche campione del mondo con la nazionale azzurra del 2006. Daniele De Rossi ha carattere, personalità, è cresciuto con un padre che è stato un grandissimo allenatore delle giovanili della Roma che ha scoperto e lanciato tantissimi talenti, compreso Totti e suo figlio, Daniele De Rossi, ma anche Alberto Aquilani e davvero tanti altri. 

Un profilo che nonostante tutto, ovvero, nonostante non abbia esperienza in panchina trasmette una certa tranquillità e non lo metto nemmeno tra i profili rischiosi.

Zeman e De Rossi sono le scelte migliori. Con loro il Pescara svolta e può puntare dritto alla Serie B, il meritato ritorno a casa.