Nel 2016 Silvio Berlusconi, a quel tempo patron del Milan attraverso la Fininvest, a proposito di portieri del Milan dichiarò: "Dietro Donnarumma (Gianluigi ndr) c'è un altro portiere che mi dicono altrettanto bravo, di un anno più giovane". Ogni riferimento ad Alessandro Plizzari classe 2000 da Crema è puramente voluto. Si tratta di un portiere che è considerato un predestinato ma che per via di qualche infortunio e esperienza in prestito infelice, si è perso un po' per strada ed ora è in cerca di rilancio. Ha bisogno di avere la certezza assoluta di poter essere titolare e per fare questo ha scelto Pescara ripartendo dalla Serie C. Una scelta intelligente e coraggiosa da parte sua. Dimostra che ha voglia di rimettersi in gioco. E di dimostrare tutto il suo valore. Il Milan lo ha liberato gratis visto che era in scadenza nel 2023 ma ha mantenuto il 50% sulla futura rivendita. Per un promettente portiere quale è Plizzari è sicuramente molto importante allenarsi tutti i giorni con top affermati e profili di esperienza dal quale poter apprendere in allenamento, ma al tempo stesso deve ancora trovare minutaggio. Quando Montella lo portò in prima squadra, disse che lavorare con Diego Lopez e Abbiati era come se sognasse.

Plizzari, nato a Crema il 12 marzo del 2000 è stato il primo millennial ad essere convocato nella stagione 2016/2017. Con il Milan il 23 dicembre del 2016 pur senza scendere in campo vince la Supercoppa italiana con il Milan. A 17 anni ha esordito nei professionisti con la Ternana, club al quale fu dato in prestito dai rossoneri. Il suo esordito avvenne prima in Coppa Italia contro il Trapani con la Ternana  e venti giorni dopo esordisce in B contro l'Empoli sempre con la Ternana. Qui nel 2017 si infortuna  per la prima volta in carriera con la frattura del piede sinistro. Con la Ternana in un annata sfortunata raccimola 19 presenze ma la squadra retrocederà in Serie C. Nel 2018/2019 torna al Milan a fare il quarto portiere dietro Gianluigi Donnarumma, Pepe Reina e Antonio Donnarumma ma non esordirà mai. Nell'agosto del 2019 va al Livorno in un annata particolare a livello societario in Serie B. 21 presenze in Serie cadetta ma anche qui come a Terni retrocede con la squadra in C. L'anno successivo, nell'agosto del 2020 va in prestito alla Reggina in B. Qui non va molto bene a livello individuale, raccimola solo 10 presenze, non guadagna la titolarità e raccimola solo 10 presenze. Nella stagione 2021/2022 inizia la stagione al Milan come terzo portiere senza riuscire ad esordire in A. Nel gennaio del 2022 va in prestito al Lecce con il quale riesce ad ottenere la promozione in A vincendo il campionato ma a livello individuale va male perché raccimola solo 3 presenze. È entrato nelle giovanili del Milan da quando aveva 6 anni e dopo sedici anni lascia il Milan a titolo definitivo per approdare a Pescara.

Di lui resta impresso quando a 17 anni con l'Italia Under 20 nei mondiali di categoria gioca la finale per il terzo e quarto posto e permette all'Italia di arrivare terza parando due rigori nella finalina ai pari età uruguaiani. Dalla descrizione della sua carriera notiamo un portiere che sicuramente è anche più bravo con i piedi di Gianluigi Donnarumma, anche bravo sui rigori,  se la cava anche in porta e con le uscite. Può e deve migliorare in tutti i fondamentali, arriva a Pescara a 22 anni e può ancora crescere e migliorare ma il fatto di aver girovagato, di aver giocato relativamente poco, e di essere stato principalmente in due casi su quattro in squadre modeste che sono anche retrocesse dalla B alla C non lo hanno di certo aiutato, anche a livello di umore ed autostima. Non propriamente felice l'annata a Reggio dove non è riuscito a tenersi la titolarità e men che meno a Lecce dove nonostante ha vinto il campionato di B ha giocato pochissimo. Alto 1.91 per 73 kg, deve un po' irrobustirsi ma cosa più importante, deve giocare con continuità, avendo la possibilità di sbagliare ma al tempo stesso anche quella di avere la certezza assoluta di poter essere un titolare. Ha girovagato ma ha giocato relativamente poco. Sul suo talento garantisce l'ex responsabile del vivaio del Milan Bianchessi e anche Berlusconi al quale arrivarono delle ottime referenze su di lui.

Pescara fa un colpo da 90 con lui. Un vero talento che ha bisogno di giocare e di essere valorizzato. I prestiti possono essere un arma a doppio taglio. Per Plizzari sono stati nefasti i prestiti e ne hanno condizionato negativamente la carriera. Ha perso degli anni. Sicuramente è sempre fieno in cascina per un giovane promettente come lui. Così come è fieno in cascina anche l'essere stato al Milan pur senza giocare ma a fianco di elementi con più esperienza di lui e dal quale ha potuto apprendere dei segreti del mestiere stando fianco a fianco negli allenamenti. Adesso per Plizzari è giunto il tempo di rilanciarsi e di camminare con le proprie gambe. È il suo primo trasferimento a titolo definitivo. Ed è la prima volta che approda in C. A Pescara arriva per essere protagonista e per mantenere quella promessa di inizio carriera come detto da Berlusconi, altrettanto bravo come Gianluigi Donnarumma. Deve dimostrare che ciò che viene detto su di lui è  corrispondente al vero. E giocando titolare a Pescara potrà farlo. Complimenti a Delli Carri e a Daniele Sebastiani per questo acquisto. Plizzari è un colpo da 90 per il delfino. Garantisce Silvio Berlusconi.