Nel giorno in cui apprendiamo, ma quale giorno non e’ cosi’, che Rodriguez, Biglia, Suso, Calhanoglu sono subissati di richieste dalla Bundesliga alla Premier, e noi facciamo a strattoni per non farceli scappare, il buon Rino che pensa prima a non prenderle in una partita che vale dodici futuri, lascia in panca Piatek e schiera Cutrone!

Sembra proprio questo l’orientamento del tecnico calabrese, invece di metterli entrambi, con dietro Paqueta’ e, finalmente, a stagione quasi compromessa, lasciare in tribuna gl’inservibili pupilli a partire da Suso.

A questo va aggiunto che in conferenza stampa si lascia andare alle consuete dichiarazioni fuori luogo e nel posto meno adatto, dichiarazioni che tifo e media non schierati enunciano da due mesi minimo : il Milan non ha un’anima! Non c’e’ che dire : l’iniezione di fiducia e grinta che ci voleva per una banda di pulcini bagnati che sono chiamati a fare la guerra! Diciamo che Rino non ha fatto molto ne’ per salvare la cadrega con le sue elucubrazioni tattiche, ne’ con la sua assenza di diplomazia e senso del tempismo nelle conferenze, ne’ per rimettere in piedi una stagione quando, dopo il derby perso malissimo, poteva essere raddrizzata se solo avesse mollato i soliti noti in tribuna dando spazio ai Cutrone (in coppia fissa con Piatek), e magari ad un resuscitato Montolivo che almeno tanti anni fa aveva provato a fare (maluccio, ma meglio di qualche agricoltore puntualmente schierato) il centrocampista.

Invece Gennaro vuole chiudere in gloria la stagione che stava dicendo addirittura di un Milan terzo per miracolo e per pochi giorni. Forse ha attinto energie da Suma che oggi lo definisce un vero allenatore, quantomeno in prospettiva : e’ noto che anche in Vietnam e’ accampato in qualche risaia un americano convinto di essere nel 1972.

Salvo intervento celeste che tutti ci auguriamo, pertanto , domani assisteremo ad un copione che oramai suscita le peggiori allergie e conati dei tifosi : un Toro concreto che spinge in avanti tentando di affondare e colpire con tre passaggi, un Milan che fornira’ il primo pallone non giocabile a Cutrone al 68mo, sotto di un paio di gol.