Spinto dall' incredulità di un amico molto tifoso della Juventus, ho avuto la malsana idea di rilassarmi in terrazzo ascoltando la conferenza stampa di Allegri, prima di Bologna - Juventus.  Effettivamente c'è da mettersi le mani tra i capelli.  Almeno quattro affermazioni sono talmente surreali da suonare come autentiche provocazioni. È chiaro che Allegri ha il coltello dalla parte del manico: viene da quattro scudetti consecutivi, quattro coppe Italia, qualche trofeo sparso e qualche finale in partita secca persa, tra Supercoppa e Champions League. I suoi estimatori sostengono che mai nella storia juventina si erano avuti risultati simili. I suoi detrattori rispondono che alla luce della superiorità economica e finanziaria della Juventus il risultato non è straordinario come si vorrebbe lasciare intendere. Forse, questo è uno dei casi in cui la verità potrebbe stare nel mezzo. Ma partiamo dalle quattro affermazioni odierne di Allegri (non si tratta di virgolettati, ma di citazioni molto prossime alla trascrizione fedele) 1. parlare non conta niente, contano i fatti.  Questa affermazione sembrerebbe a vantaggio di Allegri, che guida il campionato italiano con 13 punti di vantaggio sul Napoli.  È però fuori dalla Coppa Italia, avendo perso 3 a 0 contro l'Atalanta. Attenendoci ai fatti, l'Atalanta spende di monte ingaggi complessivo circa 27 milioni di euro annui, contro i circa 220 milioni di euro della Juventus, dunque circa 9 volte di meno. Il Napoli ne spende 94, meno della metà.  In qualsiasi altro ambito, sarebbe assolutamente normale che l'azienda Juventus faccia un sol boccone delle aziende Napoli e Atalanta. 2. Cristiano Ronaldo ha giocato l'altra sera in Champions una delle sue migliori partite della stagione, a livello di prestazione.  A livello di fatti, Cristiano Ronaldo ha segnato in Champions con il Real Madrid 105 gol in 101 partite, con la Juventus di Allegri 1 gol in 6 partite.  3. Tutti questi infortuni non erano preventivabili ad inizio stagione. Anche qui il riscontro coi fatti si rivela impietoso.  Negli ultimi tre anni la Juventus è agli ultimi posti nelle classifiche europee di questa infausta statistica: il 2016/2017, 2017/2018 e il 2018/2019 sono stati tutti e tre anni terribili. Andando anche più dietro, la Juventus si presentò a Monaco di Baviera con Morata e Caudrado in attacco, non potendo contare né su Dybala, né su Mandzukic, che entrò con risultati disastrosi solo negli ultimi minuti della partita. Un rimando di stampa del 5 settembre 2012, quando allenava il Milan, conferma peraltro che, poco prima del suo esonero, ovvero all'inizio della sua quarta stagione in rossonero, già si contavano 137 infortuni, di cui 78 muscolari, con una media di più di 40 infortuni a stagione.  Fatto questo inciso, il ricordo dell'eliminazione a Monaco di Baviera ci consente di smentire anche l'ultima, incredibile, affermazione. 4. Meglio che sia andata così (sconfitta 2-0 contro l'Atletico Madrid) perché a me le cose piatte non piacciono, magari facevi zero a zero e poi la partita al ritorno si complicava.  Spero che Allegri si vergogni di questa frase e la società prenda provvedimenti. La storia infatti insegna che mai la Juventus di Allegri è riuscita a ottenere la qualificazione ribaltando un risultato favorevole all'andata. In conclusione, mister Allegri, siamo poco interessati a come lei intenda la sua vita: a noi interessa che lei ottenga sempre i migliori risultati possibili, soprattutto in Europa, visto che, come diceva Capello, il campionato italiano non è più allenante e che gli investimenti della Juventus rendono la competizione in Italia assolutamente iniqua.