Contro un Manchester irriconoscibile e privo sia di Pogba che di Lukaku, Jesus Suso mi ha prontamente smentito, sfoderando una di quelle prestazioni maiuscole che, se gli riuscissero non dico ogni 10 partite, ma ogni 2, occuperebbe di diritto l’Olimpo dei fuoriclasse. Questo tanto da spingere Giampaolo, che ha capito che ancora una volta purtroppo l’efficacia dell’attacco dipende dalle lune dello spagnolo con dietro il vuoto assoluto, a dichiararlo incedibile (più per mancanza di alternative appunto, che per convinzione sulla sua continuità).

I rossoneri sfoderano 60 minuti di calcio più che decente, mettono in più occasioni in crisi gl’inglesi, ma perdono la terza amichevole su tre ai calci di rigore. 

Immancabili i titoloni che parlano della mano del nuovo allenatore che si comincia a vedere (vero), del Milan che fa un figurone (verissimo), ma nessuno che sottolinea che le squadre che si stanno organizzando per diventare convincenti non perdono tre incontri quando potevano tranquillamente prevalere in almeno due di questi.

Tutto ciò ovviamente nasconde le magagne che in pochi sottolineano e che l’operato del tecnico abruzzese potrà nascondere fino ad un certo punto. 

Piatek è ancora una volta isolato ed ignorato: urge una vera punta d’appoggio che lo serva continuamente ed il rientro di Paquetá nel ruolo di suggeritore nonostante la prova convincente di Suso. Altro problema non da poco: Piatek non segna più, e se gli viene l’influenza i gol chi li fa? Serve un centravanti! E fanno due buchi solo in attacco, non da poco visto che di attaccanti sul mercato a 20 giorni dall’inizio della stagione non ce ne sono: la smania di vendere Cutrone potrebbe rivelarsi sciagurata.

A centrocampo torna Bonaventura, si attendono Krunic che ieri era in centro Cardiff a fare shopping, Kessié, Bennacer la cui gestione burocratica, con conseguente ritardo d’inserimento, è perfettamente in linea con le carnevalate che ci contraddistinguono da anni, visto e considerato che non è che in quella zona di campo possiamo ballare la samba per varietà di soluzioni.

Anche Biglia ieri mi ha smentito, ma come ruba palloni davanti alla difesa e riproverei più di una volta Calhanoglu regista come avevo ipotizzato un anno fa, sommerso dai fischi: non si sa mai che il turco cominci ad essere efficace.

Siamo indubbiamente al calcio di agosto, ma lo sono anche Benfica e Manchester che magari non hanno giocato così bene, ma nei meandri delle loro autoconvinzioni, aggiungono due vittorie.

Noi tante belle speranze (mi sono piaciuti Gabbia, Brescianini e Maldini), ma tre belle sconfitte che non sostituiscono il morale positivo prodotto dal bel gioco, anzi alimentano dubbi ed incertezze.