È possibile che il cartellino dell'autore del gol vittoria nella partita scudetto e probabile uomo guida dell'attacco della Nazionale ai prossimi Europei francesi in estate venga venduto dalla Juventus? Sì, non solo è possibile ma è anche molto probabile (naturalmente soltanto nel caso che giungano offerte economiche allettanti, cioè almeno 25 milioni di Euro). Sono due gli ordini di ragioni che, a nostro avviso, spingeranno la dirigenza bianconera, e il tecnico Allegri, a promuovere questa decisione: scelte di carattere tecnico e motivazioni di natura comportamentale. Partiamo dalle seconde, non perché siano più rilevanti ma perché la Juventus storicamente attribuisce molta importanza alla condotta dei propri giocatori, in campo e fuori. Simone Zaza compirà 25 anni il prossimo 25 giugno quindi non è più un ragazzino né, tanto meno, un esordiente (vanta 82 presenze in serie A e 9 in Nazionale). Questo è stato il suo primo anno in una grande squadra come la Juventus e, senza dubbio, Simone ha patito oltre misura la condizione di quarta e ultima punta, ruolo cui sin dalle prime giornate Allegri lo ha relegato. Detto che nei 477 minuti accumulati in massima serie (suddivisi in 14 presenze) il rendimento è stato senz'altro soddisfacente con gol pesanti (4 di cui uno determinante, il già citato 1-0 con il Napoli, più la doppietta rifilata al Torino in Coppa Italia e il 2-0 al Siviglia in CL) e prestazioni gagliarde, si deve però sottolineare come troppe volte Zaza sia entrato in campo con un'irruenza e un atteggiamento mentale da nervi a fior di pelle che non hanno giovato a se stesso ma soprattutto alla squadra. Sono ben 4 le ammonizioni rimediate cui bisogna aggiungere l'espulsione nel finale della partita casalinga contro il Genoa e tutta una serie di scenate isteriche graziate dagli arbitri, buon ultima quella nei confronti di Calvarese al 95' di Juve-Empoli del 2 aprile scorso. Una squadra come la Juve può permettersi di far entrare in campo regolarmente un giocatore a costante rischio cartellino giallo o, peggio, rosso? Quanto alle scelte di carattere tecnico (in parte ne abbiamo già accennato segnalando lo scarso utilizzo in tutte le competizioni) le partite giocate da titolare in serie A sono state soltanto 3 e, sarà forse un caso ma noi non lo crediamo, hanno coinciso con due pareggi e una sconfitta, con soli due gol fatti: Frosinone in casa alla quinta giornata, con gol, Napoli fuori casa alla sesta e Bologna ancora fuori casa alla ventiseiesima. Possiamo considerare frutto del periodo negativo di tutta la squadra le prime due, ma la terza, a nostro parere, è senza dubbio molto significativa. Nelle ultime 21 partite giocate la Juve ha sempre vinto e ha ovviamente sempre segnato, tranne in un'unica occasione, proprio la partita con il Bologna. Sfortuna a parte, questo è un indizio che possiamo definire illuminante e non casuale. Con Zaza al centro dell'attacco dal primo minuto la squadra è meno efficace e poco incisiva. Del resto di Allegri si può dir tutto ma non di certo che sia un masochista, ci sarà un motivo se ha preferito quasi sempre schierare un Mandzukic spesso acciaccato o un Morata anche nel suo periodo peggiore. Zaza è un ottimo giocatore ma, forse, per esprimersi al meglio deve sentirsi al centro del progetto ed essere consapevole di una maglia da titolare assicurata. La Juventus non può garantirgli nessuna delle due cose.