Le voci su Higuain al Chelsea continuano a rincorrersi. La rassegna stampa odierna parla di nuovi contatti nella notte fra il Milan, la Juve, il fratello-agente di Higuain Nicolas e l'intermediario del Chelsea Ramadani
Troppi indizi fanno una prova. E per quanto nel calciomercato non sia mai facile districarsi fra realtà e false piste, quando non vere e proprie bufale, qualcosa di vero in questa faccenda ci deve pur essere. Probabilmente un certo deterioramento dei rapporti fra il Pipita ed il club rossonero. Da entrambe le parti le aspettative erano di sicuro diverse. Il giocatore si aspettava una realtà meno work in progress ed una squadra maggiormente in grado di lottare per le prime posizioni e di giocare un'Europa League da protagonista e non da comparsa. Il club si aspettava, viceversa, un Higuain maggiormente in grado di prendersi sulle spalle la squadra trascinandola coi suoi gol e diventandone il leader tecnico. 

Così come di vero c'è il rapporto speciale fra Gonzalo e Maurizio Sarri, attuale tecnico dei Blues.
Tuttavia se da un lato il Chelsea fa intendere di non essere disposto a svenarsi per un trentunenne in rotta con Milan e considerato ormai un peso dalla Juve dall'altro anche il Milan ha i suoi buoni motivi per ostacolare  un passaggio del Pipita alla  corte di Sarri. Uno è di natura morale, ovvero non sconfessare quello che ad agosto era considerato un vero e proprio colpo da maestro, vista anche la situazione societaria del Milan. Gli altri due sono invece di natura eminentemente pratica, ovvero non sprecare i 18 milioni versati alla Juve per il prestito e la difficoltà a trovare un valido sostituto in pochi giorni. Già il sostituto sarebbe un serio problema. Per questo alcuni addetti ai lavori parlano di un possibile coinvolgimento nell'operazione di Alvaro Morata, in rotta col club londinese ed in passato obbiettivo dei rossoneri.
Lo spagnolo tuttavia non riscuote grandi consensi nella piazza milanista e pare che preferisca un ritorno in patria all'approdo al Milan. Alcuni insider danno il Milan su Anthony Martial, tuttavia  l'operazione appare quasi impossibile per i costi elevati e per i mutati equilibri in casa United dopo l'esonero di José Mourinho. Attaccanti italiani di un certo livello prendibili a gennaio senza un esborso spropositato non ce n'è. Voci francesi parlano di un Milan forte sull'attaccante  del Lione Maxwel Cornet, profilo interessante e futuribile, ma che non scalderebbe la tifoseria e che non darebbe garanzie per l'immediato. Ecco che sempre in Francia ma un po' più a sud gioca qualcuno che farebbe al caso dei rossoneri.
Si tratta di Radamel Falcao.
Il colombiano è in uscita dal Monaco, in difficoltà a livello sia sportivo che finanziario, ed è desideroso di una nuova esperienza. Ok, ha 32 anni e forse ha perso lo smalto dei tempi d'oro ma rimane un ottimo attaccante, un giocatore di grande esperienza internazionale e maggiormente in grado, rispetto ad Higuain, di sacrificarsi per la squadra ed ergersi a leader tecnico di un gruppo giovane. 
Quanto ai costi si potrebbe facilmente  trovare una "soluzione creativa" che permetta al colpo di non pesare troppo sulle casse del club e magari consentire anche un contemporaneo acquisto maggiormente futuribile. 
Lo stipendio percepito dal cafetero oltretutto  è inferiore rispetto a quello del Pipita e già quest'estate quando era stato accostato al Milan aveva fatto intendere di gradire la destinazione. L'unica vero ostacolo è in realtà la diffidenza di alcune componenti della società nei confronti del suo agente Jorge Mendes.
L'ultimo ruggito del Tigre può essere rossonero? Non credo, ma ci spero.