Perché non l'hanno già cacciato? Credo che questa sia la domanda che è lecito porsi in questo momento, l'uomo in questione purtroppo è Montella.

L'inizio stagione non solo è stato dura, ma pure al di sotto di qualsiasi aspettativa. Le partite con squadre della colonna di sinistra sono state tutte perse, neanche uno striminzito pareggio e la classifica diventa impietosa. La fortuna dopo undici giornate conta poco e questo vale per l'Inter come per il Milan. Se invece della traversa, se invece della deviazione, se invece del rigore, se invece della VAR, purtroppo queste cose non spiegano la situazione di questo Milan. E allora perché non si è cambiato l'allenatore?

I cambi in corsa nel nostro campionato sono sempre stati fatti abbastanza a cuor leggero ed in questo momento per la dirigenza silurare l'allenatore sarebbe molto più facile cambiare che confermarmarlo, allora perché non l'hanno fatto? Credo che a questa domanda si possano provare a dare diverse risposte.

La prima:  la società crede nell'allenatore, sa che le difficoltà affrontate sono dovute al drastico cambio degli interpreti del gioco e che è difficile per chiunque cominciare bene. Nelle ultime partite si sono visti dei miglioramenti sul piano del gioco, non accompagnati ingiustamente dai risultati.

La seconda: nonostante la dirigenza voglia cambiare allenatore i giocatori sostengono ancora Montella, il gruppo è unito nonostante le difficoltà.

La terza: la società sa che ormai la stagione è compromessa e che un cambio d'allenatore non serivirà a far raggiungere la zona Champions. Allo stato attuale non ci sono allenatori di alto calibro disponibili a portare avanti questo Milan e ripartire con un'altro allenatore-scommessa rischierebbe di far cominciare il prossimo anno calcistico con tre allenatori sul libro paga. Meglio risparmiare risorse per il prossimo anno, il cambio servirebbe solo per tenere buoni i tifosi per un po'.

La quarta: se cambio allenatore ed i risultati continuano ad essere quelli attuali starei certificando il fallimento del progetto sportivo e di tutta la campagna acquisti portata avanti da Fassone e Mirabelli, dunque meglio tenere Montella, è sempre un buon campro espiatorio.

La quinta ed ultima possibilità, l'attuale situazione economico-societaria del Milan non permette di perndere decisioni che impegnino ulteriormente la società dal punto di vista economico. I debiti, la ricerca di banche che permettano la ristrutturazione dello stesso sono il primo pensiero dei vertici e arrivare con un'ulteriore voce di spesa imprevista non facilita di certo un eventuale accordo economico.

Queste le varie possibili risposte alla domanda che si stanno facendo tutti i tifosi. Di certo la società finora ha preso la decisione meno popolare e le motivazioni per ora non sono facili da capire. Bisogna dare atto che questa linea, anche se non condivisa è per lo meno controcorrente. Fino a pochi anni fa infatti le società esoneravano gli allenatori con troppa leggerezza e questo comportamento veniva duramente criticato.

Come sarebbe andato questo campionato con un altro allenatore rientra per ora nel solo campo delle ipotesi, nel campo dei "se", ma per ora questi "se" hanno portati pochi punti e il Milan non se li può più permettere.