Le imprese dei ragazzi di Spalletti stanno, giornata dopo giornata, smentendo gli appunti spesso privi di fondamento che dall’inizio della stagione accompagnano il percorso dell’Inter.

Dapprima fu la fortuna ad essere additata come dote migliore dei nerazzurri. Dai pali presi dalla Roma alla seconda giornata ad alcune partite vinte all’ultmo respiro, come quella col Genoa, la squadra ha cambiato passo e ha preso coscienza della propria forza ma già allora mostrava una tenacia fuori dal comune.

Gioca male si diceva. Ma una squadra tosta che subisce poco e niente e che alla prima occasione infila l’avversario non si può dire che gioca male. Non avremo il gioco armonico del Napoli ma un gioco a strappi che aiuta anche a stanare alcune difese avversarie troppo chiuse.
Siamo aiutati dal Var. Grossa risata. Il Var vede quello che l’arbitro non riesce a vedere e quindi più che aiutare evita alla squadra di venire danneggiata come in passato.
Segna solo Icardi ho sentito dire. Perisic li ha smentiti con una tripletta e anche quando il capitano è rimasto a secco qualcun altro ne ha preso il posto.
Una squadra piena di stranieri e quindi senza anima si diceva in passato. Ora siamo tra le squadre al vertice quella con il maggior numero di italiani. Solo ieri c’erano in campo Santon, D’Ambrosio, Ranocchia, Candreva, Eder è subentrato mentre Gagliardini era squalificato.
Dovete ringraziare Handanovic: a parte che un bravo portiere è alla base dell’avere una buona squadra, ma spesso il ragazzo, come ieri, è rimasto inoperoso
Quando mancheranno Miranda o Skriniar vedrete che problema. Ieri smentita ufficiale di Ranocchia, tra i migliori in campo.
La rosa troppo ristretta è un altro appunto sentito. Ma senza le coppe Spalletti ha voluto una rosa di 18 titolari e poco per volta sta allargando il numero di giocatori di cui fidarsi. Santon passato dall’essere inutilizzato a diventare titolare protagonista, ne è l’ultimo esempio. Ora tocca ancora ai due terzini Cancelo e Dalbert acquisire maggiore minutaggio.

In attesa che ci vengano propinati altri plausibili motivi per cui l’Inter non potrà vincere lo scudetto vediamo perché lo vincerà:

  • il gruppo è unito e lotta su ogni pallone
  • la difesa è solida e Skriniar è incredibile, fa quasi reparto da solo e il gol di ieri è impressionante: sul 30 ha recuperato palla, l’ha ceduta e ha percorso tutto il campo alla ricerca del gol personale puntualmente arrivato, in una rara espressione di forza, tecnica e tenacia
  • il pubblico è il più numeroso della serie A indice di una fiducia che i tifosi sono i primi a dare quando sentono che la squadra lo merita
  • finora dopo 15 giornate siamo l’unica squadra ancora imbattuta con 12 vittorie e 3 pareggi: l’Inter di Spalletti ha perso una sola partita quest’anno, a luglio in amichevole contro il Norimberga con una formazione che annoverava ancora gente come Gabriel Barbosa o Biabiany, no per dire
  • 18 sono in punti in più rispetto allo scorso anno (il Milan 11 in meno e si trova alla pari con la Fiorentina, inutile ricordare come venivano giudicate le due squadre in estate)
  • la squadra migliora domenica dopo domenica non solo come gioco ma anche come convinzione dei propri mezzi
  • non avendo le coppe europee si riesce a gestire meglio il gruppo e a limitare gli infortuni
  • che dire di Icardi sempre più maturo e di Perisic sempre più coinvolto!?
  • anche lo Spalletti 2.0 approdato a Milano dà ampie garanzie di continuità e sicurezza dentro e fuori dal campo e appare ormai a tutto l’ambiente come un Re Mida

E sabato ci sarà da divertirsi e da soffrire ma sono sicuro che, vada come vada il risultato, saremo in partita e che il castello, costruito mattone dopo mattone, rimarrà in piedi.