Il discorso si focalizza su Allegri sì/Allegri no, e diventa una questione di simpatie e di tifo non di tecnica.
La domanda da porsi è invece: perché la Juventus di Allegri non funziona? Colpa sua o colpa dei giocatori.
Proviamo a ragionare partendo dalle situazioni oggettive, per poi trarre le conclusioni.
Fattori fisici

  • troppi infortuni
  • squadra spompata dopo venti minuti

gravi responsabilità dello staff.
Fattori esterni

  • arbitraggi sfavorevoli
  • sfortuna

da molti anni gli arbitraggi a sfavore sono una realtà innegabile. Responsabilità della società che, evidentemente, non ha abbastanza peso o non riesce a farsi sentire.

   Fattori tecnici su possesso palla:             

  • la squadra non riesce a uscire dal primo pressing: squadra troppo schiacciata
  • gioco lento a centrocampo
  • gli esterni non saltano l’uomo
  • le punte che attaccano gli spazi non ricevono la palla
  • errori tecnici nell’ultimo passaggio

C’è di tutto: giocatori poco dotati tecnicamente, forma fisica carente, ma soprattutto schemi di gioco prevedibili e palla che viaggia troppo lentamente facilitando la difesa avversaria.
Fattori tecnici su possesso palla avversario:       

  • squadra sempre schiacciata in area che lascia tempi e spazi agli avversari per impostare e per crossare
  • scarsa attitudine al contropiede (squadra troppo schiacciata)
  • fascia difensiva sinistra debolissima (avversari liberi e difensori che si fanno saltare), frutto di una campagna acquisti che non ha posto rimedio.
  • avversari liberi al limite dell’area
  • debolezza su calci d’angolo avversari
  • i marcatori rincorrono sempre le posizioni faticando il triplo degli avversari
  • difensori centrali che si fanno regolarmente infilare dagli avversari
  • cambi spesso insensati

Le responsabilità sono anche dei singoli, la fascia sinistra è di livello inaccettabile, ma soprattutto le posizioni in campo sono chiaramente sbagliate. Responsabilità colossali del tecnico. Ma soprattutto, nessun tentativo di cambiare per porre rimedio.
Fattori psicologici

  • Enorme fragilità mentale
  • Gruppo poco coeso
  • Allenatore incapace di motivare (per incitare i suoi giocatori ripete costantemente: “calma”)
  • Dichiarazioni alla stampa del tecnico inaccettabili. Mai una assunzione di responsabilità.
  • Forti giocatori coinvolti nel disastro, che perdono lucidità, si innervosiscono e vanno in depressione calcistica.

Sui fattori mentali la responsabilità è sempre della società e del tecnico.
Conclusioni:
il tecnico non è palesemente all’altezza. Forse una volta era un ottimo allenatore, ma adesso non lo è sicuramente ed ha un pessimo staff. La società è taciturna e spaventata. Senza un cambio radicale questa squadra non ha futuro.
Non tutti i problemi si risolveranno con un cambio di allenatore e di staff, ma è l’unica cosa che si possa fare per cercare di salvare la stagione dal disastro.