Il calcio lo si può amare o lo si può ignorare. Ma i Mondiali sono tra le più belle situazioni di aggregazione che conosciamo: anche per chi, appunto, non ha ancora capito cosa sia un fuorigioco. Alla fine è solo un "gioco": sono le sere d'estate in una piazza, di fronte al maxi schermo, sono i pronostici, i commenti del giorno successivo, sono gli juventini, gli interisti e i milanisti tutti vestiti d'azzurro.

Al ritorno, contro la Svezia, i nostri ci hanno messo il cuore. (Se ci avessero messo pure Insigne sarebbe stato meglio). Ma non è bastato. Sfortuna, sicuramente. Bravura degli svedesi a difendersi (catenaccio? Ok, ma ci sta), pure. Condizioni non ottimali? Sicuramente. E forse un po' di boria. Ma soprattutto i 90 minuti disastrosi in Svezia.

Dispiace per chi ci ha creduto: dispiace per Florenzi, per Insigne, per Jorginho, per Bonucci. Dispiace anche per Buffon, che certo avrebbe meritato un altro finale. E dispiace per noi perché, sarà solo un "gioco", ma i Mondiali sono così belli e l'estate prossima ci mancheranno. Complimenti alla Svezia, con l'augurio di una rivincita al più presto (è sport!).