LE PROMESSE DI CASA NOSTRA
Sono un grande appassionato di calcio e in particolare la mia fede calcistica è di colore nerazzurro. In questo particolare momento, difficile per le conseguenze economiche scaturite dalla pandemia post COVID, mi domando se non sia meglio spostare i nostri interessi di calcio mercato verso i giovani. La ragione di questa mia personale considerazione è da ricercare alle grosse difficoltà che trovano la maggior parte delle società calcistiche nello scoprire giovani talenti, o se proprio vogliono trovarli devono appoggiarsi ai cosiddetti “ procuratori” che spesse volte invece di aiutare le rosa a migliorarsi, migliorano i loro conti bancari e i loro talenti si rivelano solo flop validi solo a provocare grossi buchi di bilancio alle società interessate.
Il mio consiglio personale, con tutta umiltà, punta a spingere le squadre italiane a seguire una strategia che, per la verità, già alcune squadre stanno adoperando negli ultimi anni. Citerei ad esempio l’Atalanta, che puntando sulle giovani promesse ha costruito la sua fortuna sia in classifica che nel bilancio della società. Il migliore investimento, per tanti clubs, consiste nell’acquistare giocatori fatti e finiti. Non è sempre la soluzione ideale. Per me l’ideale sarebbe, specialmente per quelle società con bilanci passivi, investire sui giovani di squadre minori e girarli nelle squadre primavera in prestito oppure cederli.

In casa ATALANTA, per citare l’esempio di una squadra di massima serie, capita spesso che giocatori cresciuti nel settore giovanile approdano in prima squadra. Forse da un paio d’anni questa strategia sta per essere abbandonata per preferire ai giovani talenti nostrani, quelli stranieri. Una mentalità che, ripeto è del tutto sbagliata. Nel panorama del calcio europeo, non possiamo dimenticare che in SPAGNA e in particolare il BARCELLONA ha adottato la tattica di affidarsi ai giovani cresciuti nei rispettivi settori giovanili. Tattica che si è rivelata azzeccata e non dimentichiamo che MESSI, XAVI e INIESTA sono cresciuti nella “cantera” vincendo tutto. Il mio consiglio è quello di affidarsi a degli osservatori provinciali che possano, seguendo i campionati della provincia, segnalare alla squadra di massima serie, i giovani talenti delle varie squadre.

Personalmente seguo alcune squadre della bergamasca e se dovessi segnalare dei giovani di talento, il primo da citare è un certo baby talento: si chiama COATI GIORGIO CLASSE 2002 e se l’ATALANTA è interessata non è difficile individuarlo. Gioca in provincia e la squadra si chiama TREVIGLIESE che milita nel campionato ECCELLENZA. RUOLO: CENTROCAMPISTA
Caratteristiche tecniche di questo baby talento non voglio descriverle, inviterei gli osservatori dell’ATALANTA a conoscerle per rendersi conto della bontà del mio suggerimento. Non è la prima volta che i talenti si scoprono per caso. E fanno la fortuna di tante squadre. Per citare un esempio anche gli olandesi dell’AIAX, e proprio contro la JUVE DI ALLEGRI e il REAL MADRID nel 2019, con una squadra composta quasi interamente da ragazzi, cresciuti all’interno delle proprie mura, raggiunsero le semifinali di Champions League.
Comunque, soffermandomi su questo baby talento e riconoscendogli il mio modesto complimento, alla seguente domanda: Ti piacerebbe provare nella giovanile dell’ATALANTA? Risposta: “Non vedo l’ora di iniziare e dare tutto per questa maglia” (La TREVIGLIESE). Io mi auguro che l’ATALANTA si accorga che nella sua provincia esiste una giovane promessa da fare emergere.