Ogni qualvolta la Juventus compie un passo falso, il primo e quasi sempre unico bersaglio dei tifosi bianconeri si chiama Massimiliano Allegri.
Chiariamoci, le critiche che gli vengono rivolte per l'assenza di gioco, nonostante i risultati siano dalla sua parte, sono assolutamente fondate: il suo è un calcio basato sull'improvvisazione e sulla giocata del singolo, che mira alla conservazione fino al termine della partita del vantaggio acquisito, indipendentemente da quando quest'ultimo viene raggiunto (non importa se si passa in vantaggio al 10' o al 70' minuto di gioco, la tattica rimane sempre la stessa), e che spesso costringe gli uomini di maggior classe (in particolar modo Dybala e Higuain) ad un lavoro di sacrificio che spesso ne limita le potenzialità.
Nel campionato italiano questa tattica può tranquillamente bastare per vincere ogni anno lo scudetto: il divario tra la rosa della Juventus e quelle delle atre squadre fa sì che alla lunga a prevalere siano sempre i bianconeri, che riescono a portare a casa anche le partite giocate nel peggiore dei modi.
Per quanto riguarda l'Europa invece non si può fare lo stesso discorso; ci sono infatti almeno due fattori che rendono la situazione diversa: da un lato il maggior tasso tecnico delle squadre che si va ad affrontare, dall'altro il loro diverso modo di atteggiarsi: difficile infatti che gli avversari possano deprimersi una volta passati in svantaggio (emblematica da questo punto di vista è stata la partita di andata degli ottavi di finale a Torino contro il Tottenham, quando gli inglesi, nonostante avessero subito due gol nei primi dieci minuti, non si sono persi d'animo ed hanno continuato a fare la loro partita, anche dominando per larghi tratti).
In Europa insomma serve molto di più per poter ottenere risultati migliori, nonostante le due finali disputate in tre anni.

Detto ciò, mi sembra ingiusto indicare in Allegri il solo ed unico responsabile di quanto detto finora; a sua discolpa infatti ci sono le campagne acquisti quantomeno incomplete fatte dalla società negli ultimi due anni: anzitutto, non gli è mai stato regalato quel trequartista che lui aveva chiesto per dare imprevedibilità alla manovra: per valutazioni ritenute eccessive o semplicemente perché si trattava di profili non ritenuti all'altezza della situazione, la società non ha accontentato l'allenatore.
L'altra, e forse più importante, carenza delle campagne acquisti delle ultime due stagioni che riguarda il centrocampo: Vidal e Pogba, le cui cessioni hanno portato nelle casse della società svariati milioni di euro, non sono mai stati rimpiazzati adeguatamente; sia chiaro, trovare sostituti di pari livello già affermati in campo internazionale non è cosa facile: si tratta infatti di profili alla Kroos o alla Modric che in questo momento storico sono irraggiungibili per qualsiasi squadra italiana.
Tuttavia, il centrocampo attuale della Juventus può tranquillamente essere migliorato senza dover per forza andare a cercare i migliori interpreti del ruolo: trovare sul mercato profili che possano sostituire Khedira e Marchisio, alle prese con continui acciacchi fisici ed ormai non più giovanissimi, oppure Sturaro, che non si è rivelato all'altezza della situazione, è assolutamente possibile. Se lo scorso anno la rosa fosse stata completata con uno o due centrocampisti di buon livello (ad esempio Witsel o Matuidi), si sarebbe data la possibilità di rifiatare a Khedira e Pjanic, che invece hanno giocato ininterrottamente fino a maggio, arrivando stanchi, come d'altronde l'intera squadra, all'ultimo e più importante appuntamento, la finale di Cardiff, dove la superiorità del Real Madrid a centrocampo fu schiacciante. 
Con questo voglio dire che se la Juventus non esprime un calcio piacevole e se i suoi uomini migliori sono spesso costretti al sacrificio per ricevere palloni, la causa principale va ricercata nell'assenza di centrocampisti in grado di fare gioco e di innescare nel modo migliore le punte, troppo spesso lasciate sole.

Al momento non è chiaro quale sarà il futuro di Allegri e se il prossimo anno sarà ancora lui l'allenatore della Juventus, ma per giudicare il suo operato con esaustività gli andrebbe messa finalmente a disposizione una rosa completa.
Possibilmente, senza cercare sempre di risparmiare qualche milione nel corso delle trattative.