I giorni passano lenti quando si aspetta una notizia importante. Se ne stanno senz’altro accorgendo i tifosi milanisti di questi tempi. Un verdetto che può cambiare un’intera stagione pende su Via Aldo Rossi come una spada di Damocle, ma non è detto che la stessa tensione che aleggia attorno al mondo milanista aleggi anche all’interno delle sue mura. Alcuni dei giocatori più importanti della rosa, dati per sicuri partenti da molti nelle ultime settimane, hanno voluto dare una risposta alle tante maldicenze con i fatti.

Ha iniziato Alessio Romagnoli con un rinnovo contrattuale, doveroso e meritato per uno dei migliori centrali del panorama calcistico italiano e mondiale. Un rinnovo di cui la società e il calciatore già discutevano da prima che la Uefa mettesse in discussione la partecipazione alla prossima Europa League, conquistata grazie ad un girone di ritorno giocato ad alti livelli. Il suddetto rinnovo è servito alla società per annunciare una serie di altri rinnovi già messi in agenda, tra i quali spiccano quelli di Patrick Cutrone, vera e propria rivelazione della stagione appena conclusa. Quello del jolly tuttofare Giacomo Bonaventura, uno dei primi a dover lasciare il Milan in questa finestra di mercato, secondo i ben informati, ma che presto dovrebbe apporre la sua firma sul rinnovo contrattuale che ne ribadirà il ruolo di uno dei leader dello spogliatoio rossonero. Un altro rinnovo dovrebbe arrivare presto ed è quello del tank d’avorio Frank Kessié, vero e proprio stacanovista e padrone della mediana milanista, che si è sudato una conferma e un adeguamento contrattuale anche lui da leader.

Parlando di leader, non posso che concludere parlando del capitano Leonardo Bonucci, anche lui dato per sicuro partente, ma che puntualmente ha spento le voci sul nascere riportando serenità. D’altronde Bonucci ha sempre voluto sentirsi importante e al centro di un progetto ambizioso, cosa che ha fatto il Milan accogliendolo come un top player e mettendogli la fascia di capitano al braccio. Oggi Bonucci ha dimostrato, a chi ancora non lo avesse capito, che un uomo vero deve prendersi le sue responsabilità e portare avanti le proprie scelte fino in fondo.

Il Milan dunque sa di poter contare su uno zoccolo duro di uomini pronti a difendere i colori rossoneri anche nella prossima stagione. Ma sa che altri potrebbero partire, come Suso ad esempio, che non ha mai manifestato la volontà di andarsene (anzi tutt’altro), ma sul cui contratto è apposta una clausola piuttosto abbordabile per un club forte e ambizioso che gli può concedere l’opportunità di giocare la Champions. Una clausola che si aggira attorno ai quaranta milioni di euro e che potrebbero permettere al Milan di reinvestire i ricavi di una pesante plusvalenza sul mercato estivo, rinforzando la rosa nei suoi punti deboli. Certo, perdere Suso vorrebbe dire perdere uno dei migliori giocatori dell’attuale rosa, ma col suo sacrificio si potrebbe raggiungere in bomber da venti goal a stagione e cambiare modulo, portando in aria di rigore avversaria due punte di peso, una delle quali potrebbe essere il baby bomber Cutrone, piazzando Calhanoglu sulla trequarti, per inventare geometrie illuminanti e liberare il suo potente e preciso destro dalla distanza, su sponda delle punte. In tutto questo non ci è dato sapere quali siano i nomi realmente vicini al club rossonero, con un Mondiale alle porte e una sentenza Uefa ancora da scoprire. Ma di certo il Milan non starà a guardare e quest’anno si prevedono grandi spostamenti in tutta Europa di pezzi pesanti. Chissà che qualche incastro fortunato e vincente possa portare quei due o tre colpi di mercato, che possano innalzare il tasso tecnico e umano e che servono a questo Milan per tornare competitivo.

André Quatraro