Una sconfitta quasi annunciata; anche se a dire il vero nel corso della prima mezz'ora di gioco si è avuta la sensazione di essere clamorosamente smentiti, nel senso che sembrava che la Juve potesse fare polpette della Lazio. Insomma in quei trenta minuti iniziali, secondo più secondo meno, è tornato alla mente il cosiddetto Sarrismo; gioco arioso, avvolgente, uno massimo due tocchi della palla, e con una velocità d'esecuzione ragguardevole che lasciava presagire che il primato in classifica dell'Inter avrebbe avuto i minuti contati, non più di novanta oltre al recupero.

Ma proprio in quella prima parte della gara, che ha visto la Juve spadroneggiare sul campo si è avuta la conferma di certi limiti della squadra che non sono tecnici ma prettamente di natura tattica, e riguardono le caratteristiche dei giocatori del centrocampo e soprattutto dell'attacco. Si tratta di due reparti assemblati male con giocatori di grande qualità ma che non si integrano a vicenda e che non fanno reparto, o quantomeno non lo fanno nel senso tradizionale del termine. E il risultato di tutto questo, ampiamente confermato anche nella gara contro la Lazio, è quello che la squadra crea una grande quantità di gioco e produce in proporzione pochissimi goal. Non solo ma da questa sitruazione ne subisce le conseguenze anche la difesa che con i tre subiti all'Olimpico ha incassato fino ad ora 15 reti su altrettante partite disputate.

Ad esempio a centrocampo manca un giocatore che sia capace di lanciare in verticale gli attaccanti; l’unico in possesso del lancio è Bonucci, ma gioca molto lontano dall’attacco e non è facile pescare gli attaccanti dalle retrovie. Di questo ne soffre soprattutto CR7 che andrebbe servito in movimento, sulla corsa, per esaltarne la velocità che è ancora una delle sue qualità migliori. Mentre invece il gioco bianconero presuppone di arrivare alla conclusione attraverso il palleggio con una serie di passaggi e con l'azione manovrata, che non valorizzano completamente le qualità del fenomeno portoghese il quale spesso si trova a dover ricevere palla anche da fermo. Poi sempre a centrocampo manca anche un vero incontrista, che sappia supportare non solo Pjanic ma soprattutto la difesa; ma qui bisogna anche dire che l'infortunio di Khedira che dava buone garanzie per quel ruolo, ha messo nei pasticci il reparto. Sarri ha cercato di ovviare all’assenza del tedesco con Bentancur, che fino ad ora ha giocato bene e che salvo infortuni (contro la Lazio è uscito anzitempo e ancora non si conosce l'entità del malanno) potrebbe se non risolvere quanto meno limitare il problema.

Ma le maggiori difficoltà a livello tattico si registrano nel reparto offensivo, che si regge solo sulle iniziative di CR7 e che come reparto è assolutamente costruito male. Sarri nel dopo-gara con la Lazio ha detto nella sostanza che non si può impedire a Dybala di tornare a centrocampo per prendere il pallone, e la stessa cosa non si può fare con Ronaldo che da sempre è abituato a iniziare l'azione offensiva partendo dalla fascia sinistra. Poi, proseguendo nella sua considerazione il tecnico bianconero ha parlato della necessità di dover studiare qualche accorgimento per poter andare a riempire l'area (con dei giocatori s'intende) e ha fatto riferimento a Bernardeschi, che a suo dire e perlomeno contro la Lazio, sarebbe dovuto andare a concludere proprio in area di rigore. E qui viene fuori il problema in tutta la sua complessità e se vogliamo è l'origine di tutti i mali del momento bianconero. Maurizio Sarri in questa occasione ha deciso di far giocare Dybala al fianco di Cristiano Ronaldo, mettendo in pratica quella che ormai si sta configurando come una sorta di litania; o meglio è il tecnico bianconero che la sta facendo diventare tale. Una volta gioca l'uno e una volta l'altro; come se fosse una poesia a memoria, con CR7 al contrario sempre presente e alle prese con due realtà totalmente diverse. Infatti il fenomeno portoghese è costretto a dover fare gli straordinari; perché quando gli gioca a fianco Dybala è chiamato a fare il centravanti vero e proprio, e lui il centravanti in vita sua non lo ha fatto mai. Anzi, sarebbe meglio dire che lui il centravanti non lo vuole proprio fare, perché non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello di andare in area di rigore a fare a sportellate con i difensori aversari. Mentre, quando gioca con a fianco il Pipita, CR7 torna a giocare nella sua posizione naturale; quella di esterno sinistro che ama driblare il suo diretto avversario per poi accentrarsi verso l'area di rigore per andare al tiro conclusivo.

Ma Sarri per la gestione di Dybala e Higuain ha scelto l'alternanza, che non è dettata tanto dalle caratteristiche delle difese avversarie, ma segue più un criterio meramente cronologico del puro e semplice avvicendamento. E sinceramente la cosa non può che suscitare delle perplessità, perché si tratta di due giocatori che per caratteristiche tecniche, tattiche e fisiche sono completamente diversi. Per metterla sul piano astronomico, si può tranquillamente affermare che si tratta di due mondi esattamente opposti, come se appartenessero a due galassie differenti. CR7 nel corso della sua carriera ha sempre giocato con un centravanti di ruolo, con una prima punta di riferimento in mezzo all'area di rigore capace di impegnare le difese avversarie e di facilitare i suoi inserimenti in avanti; nel Real Madrid la prima punta era Benzema e Ronaldo giocava nello stessa posizione in cui gioca attualmente. Lo scorso anno al suo fianco giocava Mandzukic, che andava in area a fare a spallate con i difensori avversari e favoriva le sue iniziative offensive. E non è certo un caso che il portoghese in questa stagione stia incontrando tante difficoltà in fase realizzativa, perché a parte qualche suo malanno fisico, il gioco della squadra, ma soprattutto il dover giocare in una posizione diversa (con Dybala in campo) gli impediscono probabilmente di tirare fuori il meglio del suo repertorio. E da quello che si è potuto vedere in campo il partner ideale, perlomeno fra i giocatori presenti nella rosa bianconera, è senz'altro il Pipita Higuain che di sicuro dovrebbe giocare sempre al suo fianco.

Per quanto riguarda Dybala, siamo tutti d'accordo che si tratta di un giocatore dalle grandi qualità tecniche; ma non è un centravanti e non è nemmeno un attaccante, nel senso specialistico del termine. A livello tattico crea sovrapposizione e se vogliamo anche "un certo disordine" nel gioco offensivo della squadra bianconera, perché non da profondità al gioco e non garantisce la distanza fra i reparti, soprattutto fra il centrocampo e l'attacco. E allora la squadra si ritrova quasi ammucchiata nella zona centrale del campo, fa fatica a trovare sbocchi in profondità e  per arrivare alla conclusione a volte impiega anche 24 passaggi, come è successo contro l'Inter a San Siro. La Joya non ha le carattristiche della prima punta e a livello tattico  è completamente in antitesi con Cristiano Ronaldo, e a dirla tutta si sposa solo discretamente ma non benissimo anche con Higuain. Ma con un centravanti vero come il Pipita le cose a livello tattico vanno un po' meglio rispetto al connubio con CR7. Per cui alla luce dei fatti credo che la presenza di Higuain in campo sia inprescindibile e che la posizione di Dybala sia quella del "tuttocampista" che gli ha cucito addosso Max Allegri lo scorso anno, e se vogliamo migliorare i termini credo che il meglio di se lo possa dare come trequartista dietro alle punte.

In conclusione, senza voler dare consigli a nessuno, credo che Sarri debba percorrere a livello tattico altre strade, e debba pensare ad esempio anche al cambio di modulo. Lo ha già fatto passando dal 4-3-3 al modulo col trequartista (4-3-1-2); ma le cose come si sta vedendo non vanno ancora bene. Forse sarebbe opportuno dare maggiore solidità alla difesa giocando con tre centrali (Bonucci, De Ligt, Demiral in attesa di Chiellini) come fa ad esempio l'Inter con il suo 3-5-2. Il che permetterebbe di giocare con tre centrocampisti, supportati da due esterni di centrocampo di ruolo (in squadra ce ne sono almeno quattro: Cuadrado, Douglas Costa, Bernardeschi, e Alex Sandro), e consentirebbe di schierare due punte di ruolo (un centravanti classico più Cristiano Ronaldo). Certo il Pipita Higuain non può giocare sempre ma il mercato invernale è vicino, e si può provare ad acquistare un centravanti di valore; oppure si potrebbe fare ancora un pensierino su Mandzukic, che si allena sempre alla Continassa, e forse parlandoci, prima di essere svenduto come un qualsiasi ferro vecchio, sarebbe ancora contento di indossare la maglia bianconera.

Occhio Juve, e occhio soprattutto Maurizio Sarri perché "il disagio" si è già trasformato in malessere e per la crisi piena manca ancora un semplice pareggio; speriamo per i tifosi bianconeri che non accada nella prossima partita di campionato.