Il pareggio nel finale? Quello forse è la cosa peggiore, ma la palla sbagliata da Dybala all'ultimo, fa in... più di ogni altra cosa al mondo, una palla facilmente da spazzare, ma che tenta di giocare, dove non si può giocare.

Posso dire la mia? Non accetto un tale comportamento da parte di Dybala, non lo accetto, perchè da quando è uscita la questione rinnovo di contratto, sembra che l'argentino non si sia più impegnato più di tanto, e poco conta quella rete alla Dinamo Kiev, se poi per il resto è poca cosa. L'impegno di un giocatore, non passa certamente per un rinnovo di contratto, visto che si, la richiesta di rinnovo ci può stare, anzi aumento, visto che Dybala fino a prova contraria avrebbe firmato un rinnovo nel 2016 con scadenza al 2022, cosa che dovrebbe rispettare, senza spingere per rinnovi, cosa che poi stringendo stringendo la Juventus sarebbe anche disposta a dargli, certo non i 15 che chiede, che sarebbero ben più del doppio di quel che percepisce, quei 7,3 ai quali la Juventus sarebbe disposta, almeno per le casse, ad un contratto che va dai 10 netti a stagione a 12,5 - 13 milioni. La situazione, che lascia i più senza parole, vorrebbe che l'argentino numero 10, avrebbe fatto una richiesta da 15 milioni di Euro, ai quali sarebbero da aggiungere i bonus e i premi per aver raggiunto tali obiettivi personali, quali; Presenze, reti, e quant'altro. Questo sembra portare ad una richiesta tra i 15 e i 20 milioni stagionali, cosa che Fabio Paratici all'agente di Dybala, Jorge Antun, partito la scorsa settimana dall'Argentina per chiedere un ricco aumento, ha ben specificato, con un "Non se ne parla proprio", tanto da ribattergli ancora una volta che la Juventus, può accettare un contratto con scadenza 2025, con un contratto che parte da 10-12 milioni di Euro, che con Bonus e quant'altro arrivi a 13 milioni di Euro netti a stagione, ma che oltre non accetterà di scendere a compromessi, quindi diciamo che la società sta mettendo alle strette l'agente argentino, se questo non porti ad un accordo, la Juventus potrebbe addirittura pensare ad una cessione fin dal prossimo mese di gennaio, o più tardi in giugno, quando anche per una cifra su i 50 milioni, la cessione potrebbe essere ben accetta.

Dybala, sembra passare quel momento, che potremmo chiamare "Vorrei, ma non posso. Anzi non voglio", per far capire, che se non arriva ad essere accontentato, lui scenderà in campo, ma renderà meno del 50%, quindi presente, ma non come campione aggiunto, ma li tanto per fare numero. Oggi quando ha preso il posto di CR7, ha portato solo qualche scambio, e poi quell'ultima palla... che sbagliata, ha portato la Lazio a pareggiare a tempo scaduto. Potete immaginare quanti abbiano vomitato qualsiasi parola su quell'errore, e non certo hanno avuto torto, perchè perdere la concentrazione, o andare su un pallone tanto per andarci, quando bastava spazzare più forte possibile, che tenta di tenerla e giocarla a tutti i costi, quando anche dalla panchina si sentiva "Spazza è finita!". Quindi non si può accettare, mi dispiace, non si può accettare, lo scendere in campo svogliati e giocare tanto per, solo perchè sa benissimo che quel rinnovo contrattuale lo sta portando a rovinare la sua stagione.

Quindi Paulo...

Il rinnovo c'è, basti andare incontro alla società, che alla fine te lo sta proponendo, visto che 4-5 milioni più di quel che prendi te li sta offrendo, e il sentire che vuoi più del doppio, solo perchè la scorsa stagione sei stato il migliore tra le fila bianconere, non ti rende. Capisco che Ronaldo prende tanto, ma quando arrivò già era su quelle cifre, quindi non ci si può chiedere la luna, perchè egli la prende, questo non ti fa onore. Voler a tutti i costi un rinnovo, ci può stare, ma puntare i piedi davanti al possibile che una società ti può dare, allora è meglio che le strade si dividano. Forse quel Luciano Moggi, aveva ragione pochi giorni fa su JB Live (canale Youtube bianconero), dove ha ben specificato, che se un giocatore non accetta quel che la società gli offre, lo si porta a scadenza di contratto, e poi che scelga quel che vuole, visto che, se un giocatore non vuole restare, alla fine che vada dove vuole, con una cessione o con l'addio a scadenza naturale del contratto.