In Italia siamo maestri nello scaricabarile.
La colpa è sempre degli altri.

Trovo inaccettabile la replica del presidente della Lega di Serie A Dal Pino a Marotta, ovvero che l'Inter si è rifiutata di giocare la partita lunedì 2 marzo Juventus-Inter. 

Stiamo vivendo una situazione straordinaria, non c'è ombra di dubbio e va tutelata la salute di tutti senza se e senza ma, se questo è l'obiettivo mi deve spiegare perché il lunedì si poteva giocare la partita probabilmente a porte chiuse, perché il decreto ministeriale dovrebbe riconfermare le misure già in atto per gli eventi sportivi e folla ovvero vietati o giocate a porte chiuse fino al 8 di marzo per rischio contagio. Ma secondo lui lunedì la partita si poteva giocare, mentre domenica sera non si sa per quale strana legge della fisica, assolutamente no.

Ma non è finita qui, la semifinale di Coppa Italia Juventus-Milan che si dovrebbe disputare mercoledì solo per i residenti in Piemonte quindi si è deciso non so per quale criterio che dalla settimana entrante non c'è più rischio contagio.
Chiaramente per giocare la partita lunedì 2 marzo bisognava automaticamente rinviare le semifinali di Coppa Italia. Ma chi se ne frega perché tanto l'importante era tutelare la Juventus che non voleva perdere un grosso incasso.

L'unica reazione da sottolineare secondo il mio modestissimo parere è quella del presidente Agnelli, che forse rendendosi conto del pasticcio che ha contribuito fortemente a creare ha deciso di chiudersi in un silenzio assordante.