Siamo solo all'inizio della sessione estiva di calciomercato 2019, molto dovrà ancora succedere, ma gli scenari che ad oggi possiamo vedere parlano abbastanza chiaro.
La Juve gioca un altro sport, su un altro livello. Grazie a scelte societarie lungimiranti, nate dall'idea di Andrea Agnelli, sulle macerie di calciopoli, la squadra bianconera, si è creata una struttura finanziaria che ad oggi gli permette, non solo di decidere che mercato fare, ma anche quale mercato lasciare alle altre.
Dallo stadio al J Hotel al J medical alla Continassa allo store al museum, la Juve ha superato il miliardo di euro di valore del club, e può permettersi questo mercato e altro. Ramsey, Rabiot, Demiral, De Ligt, Buffon, sono ad oggi, gli innesti che la società ha portato a Torino, innalzando non poco il livello tecnico della squadra, e vedendo ciò che a fatica stanno tendando, alla concorrenza, il gap sembra addirittura aumentato.

Le milanesi sono in seria difficoltà, con il Milan praticamente fermo sul mercato e l'Inter che, per ammissione del tecnico Conte, è in serio ritardo sulla programmazione con i casi Icardi Naingollan ancora lontani da una soluzione, ai quali oggi si è aggiunto pure Perisic. Il Napoli ha piazzato un ottimo colpo in difesa con Manolas, ma per il resto rimane la stessa squadra della passata stagione con una rosa, non all'altezza. Le due romane sono molto distanti anche se devo dire che i giallorossi, a mio avviso stanno lavorando bene sul mercato.

Torniamo al mercato. C'è ancora molta carne sul fuoco.
La Juve penserà alle uscite, Kedira, Matuidi, Mandzukic, Higuain, possono non solo aiutare il bilancio, ma dare la possibilità di affondare ancora qualche colpo. Icardi e Pogba su tutti. La Juve per prendere Icardi, con il quale ha un accordo totale, deve piazzare Higuain a Roma, possibilmente, l'inter per tentare Lukaku deve avere la certezza dei soldi di Icardi.
Il Milan in seria difficoltà in difesa, chiede continuamente Demiral alla Juve, che lo ha appena preso dal Sassuolo per 18 milioni e lo valuta 40. Insomma, tutto può ancora succedere, ma la sensazione è che ad oggi lago della bilancia sarà sempre la Juve. Sul piano tattico, la Juve non partirà particolarmente il cambio in panchina, anzi, i primi rumors parlano di una squadra che sta facilmente assimilanado i nuovi metodi di allenamento proposti da Sarri, più pallone e più tecnica. Il gruppo è felice di questa nuova avventura e questo aiuterà non poco il raggiungimento degli obiettivi in tempi abbastanza brevi. D'altronde il gap in Italia è talmente grande che anche qualche difficoltà iniziale non turbera' i sonni della Juventus che con ogni probabilità vincerà il nono scudetto consecutivo, per mancanza di concorrenza.

In Europa, invece, la musica è totalmente diversa. Le difficoltà saranno sempre le stesse e sempre difficili. Il livello tecnico e fisico della Champions è altissimo e basta poco per buttare via tutto. L'unica cosa che si può fare è allestirsi per essere all'altezza della situazione, e su questo non ci sono dubbi sul fatto che la Juve lo stia facendo in modo più che buono, poi ci vorrà dell'altro, quel tot che non si compra, non si allena e non si programma. Il destino.